NetAid, fallimento online?

NetAid, fallimento online?

Gli organizzatori dei megaconcerti virtuali e delle iniziative in favore dell'infanzia e dei poveri del mondo guardano sconsolati i risultati
Gli organizzatori dei megaconcerti virtuali e delle iniziative in favore dell'infanzia e dei poveri del mondo guardano sconsolati i risultati


New York (USA) – “C’è bisogno di rivedere tutto, di ripensare lo sforzo. La mia speranza era di ottenere risultati molto più concreti”. Così Ken Kragen, già produttore di “We are the World” e sponsor di iniziative umanitarie online, ha commentato nelle scorse ore gli obiettivi mancati di NetAid.

Come si ricorderà, NetAid è il sito lanciato il 9 ottobre scorso dalle Nazioni Unite in collaborazione con Cisco e altre industrie dell’hi-tech con una rassegna di concerti di primo piano. Una iniziativa che ha però raccolto, da allora, meno di un milione di dollari da destinare ai poveri del mondo e ha attratto sul sito un numero di utenti davvero poco significativo. Nel corso dei concerti, invece degli attesi 10 milioni di utenti, ne sono arrivati 2,5 e da allora sono stati registrati dal sito soltanto 40 milioni di “clic”.

Kragen, insieme agli altri responsabili, sta comunque pensando ad un rilancio in grande stile, con un comitato esecutivo a tempo pieno che si occupi del sito e delle iniziative, con il contributo di un fondo speciale delle Nazioni Unite che fa capo al boss della CNN Ted Turner. “We are the World”, ha spiegato Kragen, raccolse per la fame nel mondo quasi 65 milioni di dollari nel giro di poche settimane.

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Pubblicato il
30 nov 1999
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