8 giugno 2011, giornata mondiale di IPv6

8 giugno 2011, giornata mondiale di IPv6

Google, Yahoo! e i grandi network dei contenuti digitali preannunciano una giornata di test per le comunicazioni su rete IPv6. Per verificare la tenuta di Internet in vista dello switch-off
Google, Yahoo! e i grandi network dei contenuti digitali preannunciano una giornata di test per le comunicazioni su rete IPv6. Per verificare la tenuta di Internet in vista dello switch-off

L’otto giugno del 2011 è la data fatidica del World IPv6 Day , un “test di volo” di 24 ore in cui i server dei principali servizi di Rete verranno commutati su protocollo IPv6 per verificare se Internet sia in grado di reggere il passaggio al nuovo standard di comunicazione telematica . Tra i partecipanti all’iniziativa c’è ovviamente Google, che si aspetta solo qualche problema di minore entità da risolvere prima dell’abbandono definitivo di IPv4.

Oltre a Google, il World IPv6 Day vedrà la partecipazione di Yahoo!, i servizi di CDN (content delivery network) Akamai e Limelight Networks e l’associazione Internet Society. Si tratterà in sostanza di trasferire temporaneamente su routing IPv6 una buona parte del traffico che fluisce ogni giorno su Internet, in modo da assicurarsi che al momento del passaggio definitivo alla nuova versione del protocollo IP la rete nel suo complesso non vada disastrosamente in crash.

L’iniziativa World IPv6 Day serve inoltre a spingere le realtà telematiche minori – che contribuiscono al funzionamento periferico di Internet – ad accelerare sull’adozione di IPv6, nel tentativo di scongiurare il caos e le irregolarità di connessione preconizzate da Vint Cerf in uno dei suoi ultimi appelli in favore del nuovo standard.

Per quanto riguarda il network di Google, a Mountain View sono ottimisti e indicano nel 99,95 per cento il numero di netizen che non noterà alcun cambiamento nel funzionamento della connessione durate il World IPv6 Day. Yahoo! invece sottolinea l’utilità dell’iniziativa per “raccogliere dati concreti da sfruttare per garantire un’esperienza utente senza intoppi nel corso della transizione a IPv6”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 gen 2011
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