Kill.net cerca hacker antiterrorismo

Kill.net cerca hacker antiterrorismo

L'idea è di uno smanettone tedesco votato al business, e già noto per le sue iniziative anti-terror. L'idea è creare una intelligence hacker al servizio degli USA. Funzionerà?
L'idea è di uno smanettone tedesco votato al business, e già noto per le sue iniziative anti-terror. L'idea è creare una intelligence hacker al servizio degli USA. Funzionerà?

Roma – Si chiama Kill.net e sarà il ritrovo di hacker interessati a partecipare a non meglio specificate azioni anti-terrorismo: almeno questo è quello che spera Kim Schmitz, hacker tedesco meglio noto per le sue capacità imprenditoriali e già conosciuto, inoltre, per le sue attività anti-terroristiche dopo l’11 settembre.

Il 27enne Schmitz ha annunciato che il progetto di Kill.net servirà a reclutare hacker disponibili ad entrare nella sua organizzazione YIHAT (Young Intelligent Hackers Against Terror). Una organizzazione che dovrà portare avanti le istanze di lotta al terrorismo che da settimane Schmitz rilancia su tutta la stampa internazionale, laddove riesce a far apparire il proprio nome.

Kill.net, che ieri non risultava raggiungibile ma che è già attivo, avrà tre scopi essenziali: promuovere l’organizzazione hacker anti-terrorismo, informare sulle attività compiute dal gruppo e ospitare sistemi di community per consentire lo scambio di informazioni tra i membri.

Le “missioni” di chi aderirà al singolare “gruppo di fuoco informatico” saranno: ricerca di presenze in rete di organizzazioni terroristiche; identificazione di transazioni economiche legate al terrorismo; ricerca dei sostenitori finanziari dei terroristi; raccolta e consegna dei dati agli Stati Uniti.

Si tratta di azioni ben distanti da quelle di aggressione a siti web islamici praticate da script-kiddies e aspiranti hacktivist contro i quali si era scagliato nei giorni scorsi persino Vint Cerf, padre del TCP/IP. Secondo Cerf, infatti, attività di cracking diretto contro i siti arabi e musulmani oggi non fanno che complicare le cose oltretutto rendendo più difficile il libero scambio delle idee via internet.

Secondo “Kimble”, Kill.net è stato scelto come dominio perché “la missione di YIHAT è uccidere il terrorismo” a colpi di “intelligence hacker”. A gestire il sito sarà l’amico newyorkese di Kim noto come “Razorblade”, a cui sarà affidata la “colonna americana” della YIHAT… L’iniziativa funzionerà o si rivelerà, come sospetta qualcuno, soltanto una buona procacciatrice di pubblicità per il vulcanico Kimble?

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Pubblicato il
9 ott 2001
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