Nelle prossime lezioni di questo corso si avrà modo di apprendere i
rudimenti del linguaggio PHP; prima di tutto, però, è opportuno prendere
familiarità con alcune funzioni di uso estremamente comune.
La prima funzione di cui ci occupiamo è phpinfo() . Quello che fa è
generare dinamicamente una (lunga) pagina contenente moltissime informazioni
sulla versione di PHP installata e sull’ambiente di esecuzione. Per richiamare phpinfo()
e’ sufficiente uno script come il seguente:
<html>
<head><title>phpinfo()</title></head>
<body>
<?php
phpinfo();
?>
</body>
</html>
La pagina web generata da phpinfo() consente di visualizzare la
configurazione della nostra installazione di PHP, di conoscere quali estensioni
sono disponibili e, cosa particolarmente importante per un neofita, di imparare
i nomi delle variabili predefinite che PHP mette a disposizione del
programmatore.
La seconda funzione di cui facciamo la conoscenza è certamente la più
utilizzata in ogni script PHP: echo() . La funzione echo() serve
per scrivere (o stampare) l’output che viene inviato al browser del visitatore
che accede al nostro script. Si consideri il seguente esempio:
<html>
<head><title>echo</title></head>
<body>
<?php
echo "<h1>Benvenuto!</h1>";
?>
</body>
</html>
La pagina che verrà inviata al client, dopo l’elaborazione da parte
dell’interprete PHP, sarà la seguente:
<html>
<head><title>echo</title></head>
<body>
<h1>Benvenuto!</h1>
</body>
</html>
Grazie ad echo() possiamo visualizzare il contenuto di variabili;
nell’esempio seguente viene mostrato, nel messaggio di benvenuto, anche il nome
di dominio del sito su cui lo script viene eseguito (nome contenuto nella
variabile $HTTP_HOST ).
<html>
<head><title>echo</title></head>
<body>
<?php
echo "<h1>Benvenuto su $HTTP_HOST!</h1>";
?>
</body>
</html>
Se, ad esempio, lo script viene eseguito sul sito www.latoserver.it, la
pagina risultante sarà…
<html>
<head><title>echo</title></head>
<body>
<h1>Benvenuto su
www.latoserver.it!</h1>
</body>
</html>
A rigore occorre rilevare che echo non è propriamente una funzione
bensì un costrutto del linguaggio; per questo motivo non è necessario, come si
è visto negli esempi, utilizzare le parentesi tonde per racchiudere gli
argomenti.
Le ultime due funzioni che esaminiamo sono exit() e die() ;
entrambe producono il risultato di arrestare l’esecuzione dello script, con la
differenza che die() consente anche di stampare un messaggio. Ad esempio
il seguente script…
<html>
<head><title>exit</title></head>
<body>
<? exit(); ?>
<p>Questa frase non si vedrà</p>
</body>
</html>
produce questo output:
<html>
<head><title>exit</title></head>
<body>
Le funzioni exit() e die() possono essere utilizzate, quindi,
per gestire eventuali situazioni di errore che non consentono di proseguire
l’esecuzione del nostro script PHP (i cosiddetti "errori fatali"). In
queste circostanze può essere conveniente usare die() per mostrare un
messaggio di errore appropriato.
Vediamo un semplice esempio. Nello script seguente controlliamo il valore
della variabile globale $n e mostriamo un messaggio di errore, bloccando
l’esecuzione del programma, se questo è maggiore di 1.
<html>
<head><title>die</title></head>
<body>
<?
$n = 5;
if ($n > 1) die("<h1>$n è maggiore di uno!!!</h1>");
?>
<h1>$n è minore o ugale ad uno!</h1>
</body>
</html>
Il risultato sarà il seguente:
<html>
<head><title>die</title></head>
<body>
<h1>$n è maggiore di uno!!!</h1>
Se, invece, sostituiamo l’istruzione $n=5 con $n=1 il
risultato diventa:
<html>
<head><title>die</title></head>
<body>
<h1>$n è minore o ugale ad uno!</h1>
</body>
</html>
Nella prossima puntata parleremo di variabili e tipi di dato nel linguaggio PHP.
Luca Balzerani , studente di Informatica, è fondatore e presidente di LatoServer.it , sito dedicato alla programmazione server-side ed al backend in generale.