Milano – 120 miliardi di investimenti pubblicitari sulla rete italiana: questa la previsione di fatturato per il 2000, dopo che nel 1999 sono stati rilevati investimenti per circa 50 miliardi, e quasi 9 miliardi per il 1998. Con queste cifre Internet advertising bureau (IAB) e Pricewarerhousecoope (PWC) hanno riempito il proprio rapporto in materia presentato ieri.
Stando agli esperti del settore, dunque, il 68 per cento degli investimenti pubblicitari online sfrutta il banner tradizionale, seguito con il 31 per cento dalle “sponsorizzazioni”. A comprare più pubblicità di tutti sono i player dei settori informatico e delle telecomunicazioni (21 e 18 per cento sul totale), seguiti da imprese del ramo finanziario (18 per cento) ed editoriale (6 per cento).
Lo IAB ha basato le sue rilevazioni sui dati forniti da 15 agenzie pubblicitarie specializzate sul “mercato internet” con l’eccezione di Seat che, secondo il presidente IAB Federico Rampolla, “ha un diverso metodo di raccolta”. Proprio Rampolla ha fatto notare che, sebbene la crescita degli investimenti sia notevole, “rappresenta ancora meno dell’1 per cento rispetto al totale” di quanto speso in pubblicità su tutti i media in Italia.