ADSL 2 plus, i consigli degli utenti all'AGCom

ADSL 2 plus, i consigli degli utenti all'AGCom

Antidigitaldivide.org chiede all'Authority che Alice 20 Mega si basi su Bitstream. E auspica che venga sospesa
Antidigitaldivide.org chiede all'Authority che Alice 20 Mega si basi su Bitstream. E auspica che venga sospesa

Roma – L’associazione Anti Digital Divide si è rivolta all’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in relazione all’offerta ADSL 2 plus introdotta da Telecom Italia , per chiedere di introdurre al più presto l’offerta Bitstream. L’Associazione chiede anche che Alice 20 Mega si basi su questa offerta.

Lo scopo, secondo ADD, è portare il mercato italiano della connettività ad una riduzione delle tariffe ADSL, affinché si avvicini agli altri stati europei. L’associazione chiede pertanto di ritardare l’approvazione dell’offerta Alice 20 Mega, almeno fino quando l’incumbent non renderà disponibile l’offerta Bitstream.

Inoltre, secondo ADD, dovranno essere chiarite, nel modo più trasparente possibile, le prestazioni attese dal servizio, “se la velocità di 20 Mbps sarà raggiunta per tutte le operazioni che si fanno in rete o solo nel caso di fruizione di contenuti Video e/o acquisto di contenuti payperview, violando così il principio di neutralità della rete”.

L’associazione chiede spiegazioni anche sui motivi per cui Telecom Italia ha deciso di adottare “una velocità di upload di soli 384kbit/s, che potrebbe compromettere le prestazioni complessive del servizio, e per quale motivo non si è aumentata la banda minima garantita (MCR), rimasta ad una velocità di 20-40kbit/s”. Il rischio, secondo ADD, è che si ripetano “i problemi avuti con le Adsl a 4Mbps (in molti casi più lente delle adsl ad 1Mbps), problematica presa in esame anche nel documento sul ‘QoS dei servizi di accesso ad internet’ già discusso dall’AGCom”.

“Se non vi sono garanzie minime – conclude l’associazione – si rischia che l’utente paghi di più per ottenere un servizio qualitativamente peggiore; tutto questo non è assolutamente accettabile, considerando che le norme a difesa dei consumatori pongono in primo piano la tutela degli utenti, la loro libertà di scelta tra i servizi ed il rispetto dei principi di obiettività, trasparenza e non discriminazione”.

Il comunicato diffuso da Anti Digital Divide è consultabile a questo indirizzo .

D.B.

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Pubblicato il
9 mag 2006
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