Africa, semi di zucca per la telefonia mobile

Africa, semi di zucca per la telefonia mobile

Ericsson e MTN incentivano la sostituzione del diesel con i biocombustibili per alimentare le antenne radio base nigeriane. Sono numerose le iniziative di cooperazione per lo sviluppo delle rete mobile nei paesi più poveri. Il quadro
Ericsson e MTN incentivano la sostituzione del diesel con i biocombustibili per alimentare le antenne radio base nigeriane. Sono numerose le iniziative di cooperazione per lo sviluppo delle rete mobile nei paesi più poveri. Il quadro

Roma – Servono 25mila litri di carburante ogni anno, quanto consumerebbe un’automobile per percorrere 400mila chilometri, per generare l’energia necessaria al funzionamento di un’antenna radio base per la telefonia mobile. Ericsson e MTN , una compagnia di telefonia mobile sudafricana, con l’appoggio della GSM Association , incoraggiano l’utilizzo di biocombustibili per sostituire i dispendiosi combustibili fossili usati per alimentare i generatori delle antenne radio base.

Ciò favorirà lo sviluppo dell’economia delle popolazioni rurali africane, non collegate alla linea elettrica, né alla rete di telefonia fissa. Ne parla un lungo reportage Reuters .

Olio di palma, di arachidi, olio di semi di zucca (nella foto alcune piantagioni), autoprodotti dalle comunità rurali, permetteranno di risparmiare sull’acquisto e sul trasporto dei combustibili fossili che alimentano i generatori delle antenne radio base. Si calcola che i costi di gestione di un’antenna radio base siano per l’80 per cento imputabili alle spese per il gasolio, costi che, con l’utilizzo di biocarburanti, potrebbero ridursi di oltre il 30 per cento.

piantagioni Per ora il progetto coinvolge la Nigeria, il paese africano più popolato, e per il 75 per cento non coperto dalla rete elettrica. Ben Sopitt, che si occupa dei mercati emergenti in GSM Association, rivela però che è in programma l’estensione del progetto a Uganda, Rwanda e Kenya. Anche India e Bangladesh sembrano interessate.

Ericsson e MTN assicurano che il loro sarà un modello di sviluppo sostenibile : bandite le coltivazioni OGM, nessuna foresta abbattuta. Inoltre, in agenda c’è un progetto volto ad indagare le opportunità offerte dall’energia solare ed eolica.

Questo modello, basato sulla telefonia mobile, potrebbe rappresentare il volano per la maturazione dell’economia dei paesi emergenti. Oltre ad incentivare lo sviluppo di comunità agricole locali e l’industria di raffinazione dei biocarburanti , consentirà la diffusione delle reti di telefonia cellulare, che risultano fondamentali per intessere e gestire in modo efficiente una rete di rapporti lavorativi e commerciali. Il telefonino rappresenta un vero e proprio fondamento della comunità e una base per lo sviluppo della piccola imprenditoria . Èsignificativo, in proposito, l’esempio di Grameen Foundation e dei suoi village phone , telefoni gestiti da un membro della comunità, per la comunità.

Questo modello di business si è sviluppato autonomamente in alcuni paesi dell’Africa occidentale: molti si possono permettere l’acquisto di una SIM ma non dell’apparecchio, ed ecco che le avvedute umbrella ladies , equipaggiate di cellulare, sedia e ombrello anti-sole, noleggiano ai bordi delle strade il loro telefonino.

Più che i computer o i PCfonini , è il semplice ed “economico” telefono cellulare a consentire di stemperare l’indigenza, specialmente se tagliato su misura per le esigenze dei paesi in via di sviluppo (lunga durata della batteria, prezzo modesto). Non richiede conoscenze specifiche ed è più conveniente da gestire rispetto alla rete fissa.

Grazie al cellulare i piccoli imprenditori possono tastare il polso dei mercati locali, interagire con clienti e grossisti senza dover affrontare viaggi stremanti e dispendiosi, magari a vuoto. Allo stesso modo i lavoratori occasionali e i disoccupati possono informarsi della domanda di manodopera in anticipo, senza doversi recare in città invano: a Nairobi (nella foto) Kazi560 , un servizio via sms comunica agli abbonati le opportunità del giorno.

Un’altra iniziativa interessante è quella dell’ m-commerce : già dal 2002 in Zambia, grazie ad una partnership tra MSI Cellular e African Banking Corp e Citibank, pagare con un sms evita il rischio di muoversi con in tasca del denaro, cosa particolarmente pericolosa nei paesi in cui la criminalità è sussistenza.
Sono inoltre numerosi i progetti di telemedicina via telefonia mobile, quelli di AMREF ne sono un esempio.

Certo, un pizzico di cinismo instilla il sospetto che le iniziative delle compagnie di telefonia mobile, come quella lanciata da Ericsson e MTN, non siano esclusivamente un’opera pia: consentono di spaziare in nuovi mercati , visto che quello dei paesi sviluppati tende a stagnare . Si calcola infatti che, su scala mondiale, dai due miliardi di sottoscrizioni del 2005, si passerà agli oltre 3,3 miliardi entro il 2010. E i mercati di riferimento saranno quelli emergenti: Asia e Africa in testa.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
13 ott 2006
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