Allenarsi con la Wii? Sì, ma con metodo

Allenarsi con la Wii? Sì, ma con metodo

Questa la proposta del giovane Conall Murtagh. Ha studiato con rigore scientifico i programmi di training del popolare box Nintendo: gli sono valsi una laurea
Questa la proposta del giovane Conall Murtagh. Ha studiato con rigore scientifico i programmi di training del popolare box Nintendo: gli sono valsi una laurea

È ufficiale: allenarsi con la Wii di Nintendo fa bene . Lo ha stabilito Conall Murtagh, un 23enne giocatore di calcio che si è laureato dimostrando l’efficacia del Wii-based-training .

Il giovane è arrivato alla conclusione con metodi scientifici: giocare ad allenarsi con la Wii porta certamente grandi benefici contro l’obesità . Ma non basta sperare che si esaudiscano le promesse di Nintendo: l’allenamento deve svolgersi secondo linee guida precise. Per esempio – racconta RegHardware – se si sta “giocando” alla boxe, agitare le proprie braccia come i pugili non autorizza a sperare di conseguire risultati sotto il profilo ginnico.

“Gli attuali metodi di allenamento seguiti dai ragazzi non sono adeguati e qualcosa a riguardo deve essere fatto – spiega Conall al Manchester Evening News – Ho così cercato di individuare i programmi che potessero essere più efficaci. Per farlo, ho misurato il dispendio energetico attraverso l’aria espirata dai giocatori ed ho analizzato i gas in essa contenuti, compreso l’ossigeno e il biossido di carbonio, nonché i battiti cardiaci”.

L’analisi si è dunque svolta con principi rigorosi, che hanno consentito al giovane di giungere a conclusioni del tutto attendibili: “La quantità di energia da spendere è risultata proporzionale al peso da perdere”, precisa Conall. “Dunque, a seconda della pratica svolta, è necessario aumentare il ritmo cardiaco e il fabbisogno energetico in accordo con il programma scelto – spiega – diversamente non si avrà alcuna riduzione di peso”.

La conclusione, all’apparenza scontata, pone invece le basi per una scelta cosciente dei programmi di allenamento che, secondo il giovane, pur facendo capo alla Wii non si discostano dagli abituali criteri di qualsiasi programma di training tradizionale. Dunque, una scelta “a caso” costringe ad affannarsi in sessioni totalmente prive di benefici (o quasi ).

Il tutor universitario del giovane ha spigato al quotidiano che “trattandosi di un esperimento di laboratorio didattico, di certo il metodo selettivo individuato non può rappresentare una cura intensa e definitiva contro l’obesità, ma pone di certo delle basi, specialmente per quanto concerne l’individuazione delle differenze tra un allenamento tradizionale e quello basato sulla Wii”.

L’avventura, per il giovane Conall, si è conclusa con una laurea in fisiologia , conseguita presso l’ Università di Manchester .

Marco Valerio Principato

( fonte immagine )

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Pubblicato il
16 lug 2008
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