AMD, Kaveri alla prova dei fatti

AMD, Kaveri alla prova dei fatti

Sunnyvale avvia la commercializzazione delle sue nuove APU, soluzioni SoC per l'ecosistema x86 con importanti novità architetturali. Resta il divario, apparentemente incolmabile, con le prestazioni pure dei chip Intel
Sunnyvale avvia la commercializzazione delle sue nuove APU, soluzioni SoC per l'ecosistema x86 con importanti novità architetturali. Resta il divario, apparentemente incolmabile, con le prestazioni pure dei chip Intel

AMD annuncia ufficialmente la commercializzazione delle APU Kaveri, novità tecnologica attesa da tempo e mostrata dalla corporation in occasione del Consumer Electronics Show 2014 . Sunnyvale parla di rivoluzione, ma i primi test sul campo evidenziano piuttosto un’evoluzione della tecnologia AMD ancora difficile da comparare – in quanto a potenza pura – con i chip di Intel.

I tre modelli di APU Kaveri (serie A) annunciati da AMD comprendono A10-7850K, A10-7700K e A8-7600 e sono indirizzati al segmento desktop del mercato PC: il prezzo varia dai 169,90 euro del modello di punta ai 119,89 di A8-7600, cosi come variano le frequenze della CPU (dai 3,7GHz base di A10-7850K ai 3,3GHz di A8-7600) e il numero di core GPU (da 8 a 6). I consumi energetici (TDP) vanno dai 95W ai 65W/45W, mentre la frequenza della GPU Radeon R7 è identica per tutti e tre i processori (720MHz).

Le due nuove APU A10 sono già disponibili per l’acquisto sul mercato retail e nei sistemi OEM assemblati nell’ultimo trimestre del 2013, mentre la APU A8 uscirà nel corso del primo trimestre del 2014. Kaveri segna il debutto dei core di CPU x86 “Steamroller”, a sua volta terza iterazione della microarchitettura Bulldozer, e marca il passaggio al processo produttivo a 28 nanometri.

AMD ha in effetti tratto vantaggio dalla miniaturizzazione dei transistor sfornando processori molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto al recente passato, mentre a soffrire restano le performance della componente CPU che nei test prestazionali non intaccano minimamente lo strapotere di Intel, ponendosi piuttosto come alternativa a basso costo delle CPU Haswell Core i3.

Il lato GPU, per contro, è superiore alla controparte di Santa Clara e dà agli utenti economicamente meno forniti la possibilità di assemblare PC videoludici entry level adatti a far girare risoluzioni Full HD a 30 frame al secondo. Laddove Kaveri segna un punto importante ed esclusivo, invece, è nella realizzazione finalmente compiuta degli sforzi di integrazione tra CPU e GPU avviati da AMD sin dall’acquisizione di ATI.

Le nuove APU portano alla piena integrazione della tecnologia che AMD chiama Heterogeneous System Architecture (HSA), con CPU e GPU in grado di gestire autonomamente e paritariamente la memoria di sistema – non a caso la GPU dei chip Kaveri occupa il 47 per cento dello spazio fisico del die di processore.

AMD definisce HSA e le nuove tecnologie esclusive di Kaveri (API Mantle e TrueAudio in particolare) come l’inizio di “una nuova era” del computing, una soluzione “efficace ed efficiente” i cui effetti benefici per l’intera industria non potranno che essere palesi una volta che gli sviluppatori avranno trovato il modo di sfruttarle a dovere. E la supremazia nei benchmark delle CPU di Intel? Ci vorrà probabilmente ancora del tempo per colmare la distanza che divide i marchi, probabilmente occorrerà attendere il pensionamento definitivo di Bulldozer, ovvero ancora un paio d’anni.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 gen 2014
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