Apple Music, DRM a posteriori

Apple Music, DRM a posteriori

Il nuovo servizio di streaming musicale di Cupertino crea problemi a playlist e a brani musicali detentuti in precedenza, lamentano gli utenti, e sostituisce i file "lisci" con quelli protetti da DRM. Potere del cloud, di iCloud
Il nuovo servizio di streaming musicale di Cupertino crea problemi a playlist e a brani musicali detentuti in precedenza, lamentano gli utenti, e sostituisce i file "lisci" con quelli protetti da DRM. Potere del cloud, di iCloud

Le prime nubi si addensano su Apple Music , il servizio di streaming musicale aperto nelle scorse ore da Cupertino al periodo di prova per gli utenti: chi l’ha provato parla di playlist e brani musicali cancellati, e di sincronizzazioni che restituiscono una copia blindata dalle tecnologie DRM di un file precedentemente posseduto in versione “libera”.

Il problema delle cancellazioni denunciato dagli utenti è connesso a iCloud Music Library, una opzione di iOS 8.4 e iTunes 12.2 che permette di usufruire delle funzionalità avanzate di Apple Music (offline caching, streaming remoto di una libreria iTunes eccetera) grazie all’uso di un account iCloud. Tra chi ha attivato l’opzione c’è chi ha sperimentato la cancellazione delle playlist iTunes salvate su client locale, l’eliminazione fisica delle canzoni presenti in dette playlist o persino la sparizione di brani e playlist da tutti i dispositivi in seguito a una sincronizzazione con iCloud.
I server cloud di Apple funzionano in maniera poco precisa, denunciano gli utenti, sostituendo i metadati e gli artwork dei brani musicali, creando duplicati e ripristinando brani precedentemente cancellati dall’utente su iTunes Match.

iTunes Match è poi l’altra “vittima” eccellente del nuovo arrivato Apple Music, almeno per quanto riguarda la possibilità di ottenere una copia iTunes di un brano già posseduto, indipendentemente dalla sua fonte originaria (al costo di abbonamento al servizio).
Sia iTunes Match che Apple Music permettono di “sincronizzare” i file musicali dell’utente con quelli forniti dai server di Cupertino, ma nel caso di Apple Music con la sincronizzazione di iCloud Music Library quello che si ottiene è un brano protetto da restrizioni DRM (FairPlay 2), impossibile da riprodurre nel caso si scelga di non rinnovare l’abbonamento al servizio.

In attesa di capire se si tratti di una limitazione voluta o di un errore, il consiglio più immediato degli osservatori è quello di mantenere delle copie di backup dei propri brani musicali – o di stare lontani dal cloud di Apple.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 lug 2015
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