Ballmer: WebKit no, App Store sì

Ballmer: WebKit no, App Store sì

Il CEO di Microsoft fa marcia indietro sull'engine del prossimo Explorer: rimarrà quello di sempre, niente rivoluzioni in vista. Per le vendita delle applicazioni invece, bisogna aspettare Windows Mobile 6.5
Il CEO di Microsoft fa marcia indietro sull'engine del prossimo Explorer: rimarrà quello di sempre, niente rivoluzioni in vista. Per le vendita delle applicazioni invece, bisogna aspettare Windows Mobile 6.5

Qualcuno ci aveva quasi creduto: Explorer, powered by WebKit . Incredibile ma vero? No, incredibile ma falso: almeno per il momento. Parola di Steve Ballmer , lo stesso che qualche giorno fa aveva fatto intendere che tutto era possibile, ma che ieri ha invece chiarito che no, era stato frainteso e che no, non ci sarà alcuna rivoluzione per Internet Explorer. Che continuerà ad andare avanti con il suo engine attuale e che, è bene chiarire, fa della sua difformità dagli standard un punto d’onore.

Sebbene dunque, secondo Ballmer , quanto visto all’opera su Chrome e Safari (entrambi con WebKit nel motore) sia “interessante”, Internet Explorer 8, il nove e tutti i sequel saranno – almeno per il momento – basati sull’engine Trident sviluppato a Redmond. Il CEO di BigM ha ribadito la totale fiducia nei membri del team che sviluppa il browser Microsoft, ha ribadito la bontà del proprio prodotto e ha anche aggiunto che proprio in questa diversità è insito il maggior valore del software.

“Credo – ha spiegato Steve – che continuerete a vedere un sacco di innovazione sviluppata da noi, e da altri, all’interno del browser stesso”. E poi ha aggiunto: “Un’azienda come la nostra ha bisogno di avere il proprio motore di rendering: è importante avere un browser in grado di abbracciare gli standard ma anche di consentire di creare estensioni innovative, anche prima che gli organismi che definiscono gli standard decidano di regolare quei settori”. In questo senso, dunque, IE continuerà a proporre contenuti non standard , tentando di favorire l’introduzione di novità e la nascita di nuovi protocolli per migliorare la fruizione del world wide web.

Questo non significa, comunque, che Microsoft sia cieca rispetto a quanto di buono propone la concorrenza. Ballmer chiarisce che, anche se non verrà utilizzato a Redmond, l’azienda continuerà a tener d’occhio l’evoluzione di WebKit e quanto verrà realizzato con l’engine open source. E lo stesso dicasi per tutte quelle forme di business che sembrano funzionare altrove e che BigM non ha neppure ancora messo in cantiere.

È il caso dell’App Store, vale a dire il meccanismo attraverso il quale Apple ha piazzato milioni di applicazioni (gratis o a pagamento) ai proprietari di iPhone e iPod Touch in giro per il mondo: un meccanismo replicato anche da Google per Android, da RIM per Blackberry, e che per certi versi ricorda pure quanto Facebook sta facendo sulla sua piattaforma nel tentativo di renderla un business sostenibile ed appetibile.

Per il momento l’ unica voce che parrebbe confermata riguarda il nome dell’iniziativa: Skymarket . Tutto il resto, nonostante le parole di Steve, rimane avvolto nella nebbia: anche se, sono parole sue, “il concetto di offrire agli sviluppatori un mezzo per distribuire e dare visibilità al proprio lavoro è una buona idea”.

Ballmer ha in pratica confermato che anche Microsoft avrà il suo il marketplace per monetizzare la passione dei propri utenti per i rispettivi tech-gadget. Quando sarà disponibile tutto questo è presto per dirlo: magari all’uscita di Windows Mobile 6.5 . Cos’è Windows Mobile 6.5? Boh, chi lo sa, lo ha detto Ballmer che uscirà l’anno prossimo…

Luca Annunziata

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Pubblicato il
11 nov 2008
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