Bing, il social search prima di tutto

Bing, il social search prima di tutto

Il motore di ricerca di Microsoft aggiunge un ulteriore tocco di socielità grazie alla solida partnership tra il colosso di Redmond e Facebook
Il motore di ricerca di Microsoft aggiunge un ulteriore tocco di socielità grazie alla solida partnership tra il colosso di Redmond e Facebook

Microsoft Bing è sempre più “social + search”: dopo aver promosso i link segnalati col pulsante “Mi Piace” di Facebook tra i risultati più rilevanti delle search query degli utenti, il motore di ricerca “alternativo” allo strapotere di Google pesca ancora più a fondo tra i dati personali del social network in blu per plasmare una ricerca web sempre più su misura del netizen di turno.

Microsoft fa dunque valere ancora una volta la sua partnership con Facebook e adatta il suo motore di ricerca a un mercato affetto da continuo e sincopato dinamismo: ai link segnalati con la funzionalità “Mi Piace” già integrati in passato, Bing affianca ora tre funzionalità social indicate come “trusted friends”, “collective IQ” e “conversational search”.

Nel primo caso, “trusted friends”, i link segnalati dagli amici con i loro “Mi Piace” su Facebook acquistano una rilevanza ancora maggiore rispetto a qualche mese fa così come aumenta la varietà di contenuti per cui la funzionalità tende a influenzare i risultati di ricerca.

La funzionalità “collective IQ” prende ora in considerazione la popolarità generale dei link segnalati con i “Mi Piace” su tutto il network di Facebook, non solo all’interno della cerchia di amici personali. Il sistema vuole attingere dalla “forza dei numeri” dei 500 e passa milioni di amici del social network statunitense nel caso in cui gli amici personali non siano esperti sul particolare argomento oggetto della ricerca web.

L’ultima funzionalità di social search di Bing, “conversational search”, permette agli utenti di condividere i risultati della ricerca con i propri contatti su Facebook richiedendo un consiglio, un parere o quant’altro – la funzionalità dovrebbe ad esempio rivelarsi utile nello shopping telematico o nella programmazione di un eventuale viaggio futuro.

Inutile dirlo, tutte e tre le nuove funzionalità social di Bing richiedono che l’utente sia connesso al proprio profilo Facebook e abbia dunque i relativi cookie salvati nella cache del browser.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 mag 2011
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