Branson: ultima chiamata per lo spazio

Branson: ultima chiamata per lo spazio

18 mesi al decollo del primo volo Virgin Galactic. E il suo patron annuncia l'intenzione di voler lanciare in orbita satelliti per le università. E di voler costruire alberghi sulla Luna
18 mesi al decollo del primo volo Virgin Galactic. E il suo patron annuncia l'intenzione di voler lanciare in orbita satelliti per le università. E di voler costruire alberghi sulla Luna

Prima Virgin Records (una delle più grandi etichette discografiche al mondo), poi Virgin Racing (decisa a innovare le tecnologie nella Formula 1), ora Virgin Galactic : compagnia commerciale che si prepara a offrire “gite” nello spazio realizzando i sogni dei turisti annoiati e dalle tasche copiose. Sembra proprio che Richard Branson, tycoon di Virgin, abbia intenzione di passare alla storia come l’inventore del turismo “on the moon” e di offrire un’esperienza a dir poco straordinaria.

18 mesi di attesa per il decollo del primo volo: così ha dichiarato il patron di Virgin nel corso di un incontro pubblico tenutosi a Kuala Lumpur il 27 settembre. Oltre a illustrare i progressi tecnici dello SpaceShipTwo , il velivolo spaziale che porterà in orbita i sei fortunati e facoltosi clienti del primo volo, il magnate britannico ha aggiunto che la compagnia sarebbe intenzionata a lanciare alcuni satelliti a beneficio di scuole e università interessate allo studio dei corpi celesti.

Inoltre, per gli amanti delle scampagnate sulla Luna, Brenson e soci stanno studiando un modo per installare degli alberghi nello spazio da utilizzare come base di lancio per le spedizioni sul satellite.

In questo modo e con queste tempistiche, la Virgin Galactic è decisa a sbaragliare la concorrenza di altre compagnie interessate alla commercializzazione dei viaggi spaziali come Boeing , che ha di recente annunciato un accordo con Space Adventures .

Per quanto riguarda le dinamiche di volo, sembra che lo SpaceShipTwo, dopo aver superato con successo alcuni recenti collaudi, sarà lanciato in orbita ancorato alla nave d’appoggio White Knight Two fino a quota 16 chilometri, punto in cui saranno azionati i motori che spingeranno la navicella in quello che viene definito tecnicamente “spazio”.

Una volta raggiunto il campo suborbitale, i passeggeri dello SpaceShipTwo potranno mettersi comodi e ammirare da distanza smisurata lo spettacolo della Terra vista da lassù, oppure saranno liberi di sganciare le cinture di sicurezza per fluttuare in assenza di gravità. A quel punto, probabilmente, i sei componenti dell’equipaggio saranno ampiamenti ripagati dei 200mila dollari spesi per l’acquisto del biglietto.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
28 set 2010
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