California, attacco aereo alla privacy

California, attacco aereo alla privacy

Nel mirino delle autorità, l'applicazione mobile di Delta Airlines, accusata di aver violato la legge locale sulla raccolta e trattamento dei dati personali. La compagnia area rischia una forte multa
Nel mirino delle autorità, l'applicazione mobile di Delta Airlines, accusata di aver violato la legge locale sulla raccolta e trattamento dei dati personali. La compagnia area rischia una forte multa

Il Procuratore Generale della California Kamala Harris contro i vertici della compagnia aerea Delta Airlines, accusati di aver violato i dettami legislativi dell’ Online Privacy Protection Act (OPPA). Ovvero il testo di legge adottato dalle autorità californiane che obbliga tutti gli sviluppatori di applicazioni mobile a rilasciare precise policy in materia di raccolta e trattamento dei dati personali .

Al centro del mirino è finita l’applicazione Fly Delta , che permette a tutti i possessori di smartphone e tablet di prenotare biglietti aerei, effettuare i check-in online o pagare per i bagagli in eccesso. Presenti sul sito ufficiale della compagnia aerea statunitense, le regole in materia di privacy non sono affatto visibili all’interno dell’applicazione sviluppata per i viaggiatori in mobilità .

Delta Airlines era così finita in una lista di aziende stilata dallo stesso Procuratore Generale californiano, che aveva offerto un mese di tempo – a partire dallo scorso 30 ottobre – per sistemare le applicazioni con policy chiare e trasparenti. La compagnia aerea statunitense non avrebbe risposto in tempo, ignorando persino l’avviso finale nei giorni scorsi. Le autorità californiane hanno dunque deciso di proseguire per vie legali.

In caso di condanna, Delta rischia fino a 2.500 dollari di multa per ciascuna applicazione scaricata dagli utenti mobile . Entrato in vigore nel 2003, il testo di legge OPPA è in effetti di portata nazionale, dal momento che tutte le applicazioni mobile possono contare su almeno un utente californiano . Le indagini di Kamala Harris hanno portato ad una stretta senza precedenti sulle società in difetto nella tutela della privacy digitale.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
10 dic 2012
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