Celavano cellulari nel proprio corpo. Ricoverati

Celavano cellulari nel proprio corpo. Ricoverati

Sette ospiti delle prigioni pakistane sono stati sottoposti ad un singolare intervento chirurgico: la rimozione di un cellulare occultato nel retto
Sette ospiti delle prigioni pakistane sono stati sottoposti ad un singolare intervento chirurgico: la rimozione di un cellulare occultato nel retto

Il divieto di utilizzare telefoni cellulari ha stimolato i prigionieri dei penitenziari del Pakistan ad aguzzare l’ingegno e ad aggirare l’ostacolo. Ma come nascondere un telefonino agli occhi delle guardie carcerarie? La soluzione più efficace deve essere sembrata l’ occultamento anatomico . Ma alcuni fra i prigionieri che hanno nascosto un cellulare nel proprio corpo hanno incontrato non pochi problemi e sono stati operati chirurgicamente.

Secondo quanto riferito da Cellular News , in seguito ad alcune perquisizioni effettuate da parte del Dipartimento Penitenziario, è emerso che molti detenuti – per effettuare telefonare senza subire le restrizioni imposte dal regime carcerario – hanno escogitato lo stratagemma di nascondere un telefonino nel proprio corpo, inserendolo nell’unica cavità in grado di accoglierlo, l’ ano .

Dalle prime ispezioni – effettuate su alcuni detenuti con l’impiego di metal detector – sono emersi ben 30 telefonini, accuratamente occultati nel singolare nascondiglio. Un escamotage impegnativo e non privo di complicazioni, dal momento che per sette persone è stato necessario un intervento chirurgico per la rimozione degli apparecchi. Le cronache non ne riportano modelli e dimensioni, né se fossero spenti o accesi, né se fossero dotati di antenna esterna o integrata.

Le autorità hanno deciso di pubblicare sul bollettino dell’istituto penitenziario le generalità dei sette scrupolosi occultatori, che sono stati poi trasferiti in chakkis , piccole celle di dimensioni di poco inferiori ad un loculo, in cui una persona può solo sedersi o stare in piedi.

I carcerati – ma anche i loro visitatori – che nascondono oggetti nel proprio corpo per aggirare i vincoli imposti ai detenuti non sono una rarità e purtroppo non lo sono neppure gli interventi chirurgici resi necessari da persone troppo zelanti: lo scorso giugno, nel Regno Unito, per un detenuto che non era più riuscito ad espellere un cellulare infilato nel retto era stato necessario un intervento di urgenza. Le conseguenze sul suo corpo non sono state trascurabili: 200 punti di sutura interni e la rimozione di parte della vescica.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
2 set 2008
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