Chromebook 11, troppo caldo per essere venduto

Chromebook 11, troppo caldo per essere venduto

Diversi utenti hanno subito danneggiamenti a causa dell'eccessivo surriscaldamento del caricabatterie. Google e HP si scusano e il laptop sparisce da scaffali e store online
Diversi utenti hanno subito danneggiamenti a causa dell'eccessivo surriscaldamento del caricabatterie. Google e HP si scusano e il laptop sparisce da scaffali e store online

Falsa partenza per il Chromebook 11 di HP, costretto ai box a tre settimane dal lancio. Annunciato in pompa magna lo scorso mese, con l’azienda americana attenta a evidenziare il vantaggioso mix qualità-prezzo (279 dollari negli USA), il laptop è andato subito ko a causa di un problema al caricabatterie. Sotto accusa finisce così una delle più inattese novità del portatile, cioè il formato micro-USB che consente di poter ricaricare le batterie anche con gli alimentatori di smartphone e tablet. Quella della sospensione delle vendite è una soluzione caldeggiata dagli stessi produttori, Google e HP, dopo che diversi clienti hanno riscontrato un eccessivo surriscaldamento del caricabatterie in dotazione.

“Google e HP stanno bloccando la vendita del Chromebook 11 dopo aver ricevuto un piccolo numero di segnalazioni da parte degli utenti circa il danneggiamento dei caricabatterie inclusi nella confezione del dispositivo, dovuto al loro surriscaldamento durante l’uso”, è il messaggio condiviso ieri sui siti delle due società . Che promettono di risolvere in fretta la questione lavorando al fianco della Consumer Product Safety Commission per identificare le correzioni da attuare, anche se non è stata rilasciata nessuna data specifica sulla risoluzione del problema.

Nella nota scritta da Caesar Sengupta, vice presidente della divisione Chromebook, Google invita i possessori a utilizzare normalmente il laptop affidandosi però a un altro caricabatteria micro-USB, come appunto quelli in dotazione per smartphone e tablet, i quali, realizzati per ricaricare batterie meno capienti, faticheranno un po’ per riempire quelle del Chromebook.

Il primo a recepire il problema è stato il rivenditore Best Buy, che ha bloccato subito le vendite del Chromebook 11, scomparso in poche ore dagli scaffali e dal sito della società. Poco dopo è stata la volta di Amazon, seguita a ruota dai due produttori.

Nonostante l’iniziale buon riscontro ottenuto tra il pubblico statunitense, Chromebook 11 non sarà probabilmente ricordato come un laptop affidabile. Caricabatteria a parte, infatti, anche le prestazioni e il touchpad erano finiti nel ciclone delle critiche . Al di là di limiti e problemi, l’unica certezza è che, per il momento, Chromebook 11 non arriverà in Italia. Chi fosse interessato all’acquisto, quindi, oltre ad attendere un nuovo caricabatterie, dovrà affidarsi ad Amazon e spendere qualcosa in più del previsto per farselo recapitare a casa.

Alessio Caprodossi

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Pubblicato il
15 nov 2013
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