Codacons attacca i balzelli telefonici

Codacons attacca i balzelli telefonici

Nel mirino dell'associazione, molte voci estranee al mero utilizzo telefonico: costi di ricarica, scatti alla risposta, servizi non richiesti e spese di spedizione delle bollette
Nel mirino dell'associazione, molte voci estranee al mero utilizzo telefonico: costi di ricarica, scatti alla risposta, servizi non richiesti e spese di spedizione delle bollette

Roma – “Veri e propri balzelli che gravano sulle tasche delle famiglie italiane e arricchiscono gli operatori telefonici”. Così il Codacons definisce alcune spese legate alla telefonia – fissa e mobile – al cui pagamento è costretto chi dispone di un telefono fisso o di un cellulare. E contro cui l’associazione continua la sua crociata.

Fatturare servizi non richiesti rappresenta indubbiamente un abuso, ma altrettanto non si può dire delle spese addebitate per costi di ricarica, scatti alla risposta e spedizione della bolletta a domicilio. Oneri aggiuntivi, dichiarati nelle condizioni di contratto e per questo accettati “obtorto collo” dagli utenti all’atto dell’adesione. L’utenza, segnala Codacons, si dichiara esasperata da tutte queste spese accessorie, ritenute evidentemente ingiustificate almeno nella misura in cui oggi incidono sulla spesa sostenuta ogni anno.

L’associazione le ha così calcolate, forfettariamente, su base annua:
Telefonia mobile
(Ipotizzando 50 telefonate nell’arco di un mese)
– Costi di ricarica, 75 euro
– Scatto alla risposta, 96 euro
– Linea che cade 6 euro
Totale 177 euro (A).

Telefonia fissa
– Servizi non richiesti + dialer, 50 euro
– Spese di spedizione bolletta, 2,64 euro
– Canone Telecom 174,84 euro
– Costi noleggio e manutenzione 15,48 euro
Totale 242,96 euro (B).

Totale A+B = 419,96 euro.

Il calcolo descritto non è probabilmente rappresentativo della spesa mediamente sostenuta da tutti gli utenti, ma può rispecchiare molti casi. Sono moltissime le segnalazioni, relative ad addebiti impropri per servizi non richiesti, pervenute alle varie associazioni di consumatori da parte degli utenti, tant’è vero che è stata condotta una strenua battaglia con gli operatori per ottenere in questo senso una maggior tutela. Un aspetto di cui anche Telecom Italia ha riconosciuto la gravità, dichiarandosi pronta ad affrontare e risolvere le problematiche sollevate da utenti e consumatori.
“Tutte queste voci rappresentano un danno per l’utente e una spesa annua non indifferente – sostiene il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – e devono quindi essere soppresse. Ci appelliamo alle competenti Autorità perché intervengano a tutela dei consumatori incrementando la concorrenza tra operatori e incentivando un forte calo delle tariffe telefoniche”.

Per gli utenti dotati di accesso a Internet è senz’altro possibile eliminare le voci di spedizione delle bollette Telecom (registrandosi sul sito 187.it ). Per i costi di ricarica, sembrerebbe che qualcuno si stia muovendo. Per i servizi non richiesti e dialer, si confida nelle nuove misure varate dall’ Agcom . Ma se la disabilitazione delle numerazioni a valore aggiunto (899.xxx) dovesse risultare ancora difficoltosa, i lettori di Punto Informatico ben sanno che, soprattutto per quanto riguarda i dialer, esistono anche rimedi software .

D.B.

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Pubblicato il
6 dic 2006
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