Cresce la mobilitazione italiana contro IPRED2

Cresce la mobilitazione italiana contro IPRED2

La lettera di Cortiana ai membri del Parlamento Europeo riscuote interesse in rete, si moltiplicano i contributi per darle visibilità. Già 1000 gli utenti che la sostengono, aumentano rapidamente i siti che ne parlano
La lettera di Cortiana ai membri del Parlamento Europeo riscuote interesse in rete, si moltiplicano i contributi per darle visibilità. Già 1000 gli utenti che la sostengono, aumentano rapidamente i siti che ne parlano

Sono bastate 24 ore perché l’appello del senatore Fiorello Cortiana ai membri del Parlamento Europeo sulla direttiva IPRED2 raccogliesse il sostegno di molti utenti Internet italiani . La mobilitazione web promossa dallo stesso Cortiana si è tradotta fin qui, mentre scriviamo, in più di 1000 email con cui utenti di tutta Italia intendono dar forza a quell’appello.

Tra i sottoscrittori di quella lettera anche associazioni, operatori Internet, esperti di cultura digitale, esponenti locali di associazioni politiche e giornalisti. Ma, oltre alle sottoscrizioni, lo sforzo comune sta portando i contenuti dell’iniziativa di Cortiana su una molteplicità di siti. La sensazione è che sia stato colto il senso di urgenza espresso dal senatore: il Parlamento Europeo si esprimerà sulla direttiva il 24 aprile e c’è davvero poco tempo per far pervenire agli eurodeputati tutte le perplessità.

La home page di TntVillage.org ormai da molte ore è dominata dall’appello di Cortiana mentre nascono petizioni web e siti informativi iniziano a parlarne.

Se a livello europeo si sta muovendo ormai da qualche tempo con un sito dedicato quella Foundation for a Free Information Infrastructure che già ebbe un ruolo fondamentale nella bocciatura della direttiva sui brevetti del software , in Italia un grosso lavoro di documentazione e proposizione lo stanno svolgendo i promotori di LiberoSapere , gruppo di studio legato al PdCI.

Un’ analisi di Roberto Galtieri di Libero Sapere racconta il dibattito in corso sulla proposta di direttiva e analizza i punti cardine dai quali emergono proposte emendative che si spera di poter spingere in sede di assemblea plenaria dell’Europarlamento.

A contribuire alla diffusione di nuova consapevolezza sul significato di IPRED2 e sulle conseguenze che potrebbe provocare in Europa e in Italia, sono anche centinaia di blog italiani. Ne parla m4ss.net, lo riprende l’associazione culturale Ondanomala, BloMg55 e Idenews.info mentre Enrico Rubboli parla di una “guerra in corso”, la “Guerra delle Major al web 2 (inteso come user-created-content), al file sharing, alla creatività”.

Gnuvox.info si lamenta del fatto che “esattamente come accadde durante le campagne contro i brevetti software, per IPRED2 non c’è dibattito pubblico ma cene e incontri nei corridoi di Bruxelles” mentre Inchiostro Digitale si chiede se siamo dinanzi all’arrivo di un nuovo “Grande Fratello informatico”.

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Pubblicato il
30 mar 2007
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