DRM, tre francesi si autodenunciano

DRM, tre francesi si autodenunciano

Brillante iniziativa di disobbedienza civile di alcuni attivisti francesi che si costituiscono mettendo in ridicolo la nuova legge sul diritto d'autore transalpina, che per alcuni aspetti ricorda quella italiana
Brillante iniziativa di disobbedienza civile di alcuni attivisti francesi che si costituiscono mettendo in ridicolo la nuova legge sul diritto d'autore transalpina, che per alcuni aspetti ricorda quella italiana

Parigi – Un gruppo di attivisti francesi che si battono contro la nuova normativa transalpina sul diritto d’autore ha dato vita ad una singolare e intrigante manifestazione in chiave anti-DRM . Le tecnologie anticopia DRM (Digital Rights Management) sono infatti al centro delle nuove leggi e sono da sempre considerate lesive per utenti e consumatori da parte di chi sostiene i diritti civili.

In particolare, come racconta il sito StopDRM.info , una quarantina di manifestanti (vedi foto qui sotto) si sono riuniti per accompagnare tre militanti a costituirsi alla polizia per violazione della legge. Questa normativa, come la direttiva europea impone, è studiata per rendere tra le altre cose illegale la violazione dei sistemi anticopia nonché la produzione o l’utilizzo di software e altri strumenti pensati per effettuare questa violazione.

I tre francesi In particolare:
– Tangui ha confessato di aver usato un DVD su un sistema open source basato su Linux, ovvero di aver bypassato le misure di protezione del DVD stesso per poterne fruire dopo averlo acquistato;
– Stephane ha ammesso di aver usato DVD Decrypter per aggirare i sistemi di protezione CSS di un DVD che aveva acquistato per poterne fruire su un dispositivo portatile;
– Jerome, il più coraggioso incallito malfattore dei tre, non solo ha ammesso di aver violato le protezioni DRM di iTunes Music Store e di un altro jukebox che vende musica online ma ha anche spiegato sul proprio sito web come fare la stessa cosa. Inoltre ha tradotto un software che consente di bypassare i sistemi anticopia. Reati che possono portarlo in carcere per 6 mesi e pesargli per 30mila euro di multa.

Nel complesso i tre rischiano sanzioni che superano i 40mila euro. La polizia ha preso nota delle loro dichiarazioni e il tutto verrà trasmesso alla magistratura: tra qualche tempo si dovrebbe conoscere l’esito giudiziario delle loro confessioni.

Quel che è certo è che anche in Francia il clima attorno al DRM si sta surriscaldando. In vista del 3 ottobre , giornata mondiale anti-DRM , le iniziative si moltiplicano.

Da segnalare anche l’ intervista di IDG News Service ad Ashwin Navin, co-fondatore di BitTorrent , secondo cui il DRM è dovuto all’immaturità dell’industria.

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Pubblicato il
25 set 2006
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