Europeana, 14 milioni di bit di sapere

Europeana, 14 milioni di bit di sapere

Raggiunta la quota di 14 milioni di opere gratuite e online. In Rete anche le edizioni originali di capolavori della letteratura finora disponibili solo su carta
Raggiunta la quota di 14 milioni di opere gratuite e online. In Rete anche le edizioni originali di capolavori della letteratura finora disponibili solo su carta

La mediateca digitale Europeana, esempio continentale per dimostrare il potenziale di Internet per la diffusione della cultura, ha raggiunto quota 14 milioni di opere , tutte accessibili gratuitamente online. A renderlo noto è la Commissione europea che evidenzia, inoltre, come si è andati oltre l’obiettivo dei 10 milioni di contenuti da digitalizzare previsto per il 2010.

“Europeana è un eccellente esempio del modo in cui la cooperazione a livello europeo può arricchire la vita di tutti”. A dichiararlo è la vicepresidente UE all’agenda digitale, Neelie Kroes, secondo la quale il progetto “potrebbe essere perfezionato ulteriormente se un maggior numero di istituzioni europee digitalizzasse le proprie collezioni e le rendesse accessibili attraverso il portale europeo”.

Lanciata nel 2008 , per volere della Commissione in materia di patrimonio culturale europeo, Europeana consentiva agli utenti di ricercare e ottenere, con un semplice click, l’accesso ad un database di 2milioni di opere, alle versioni digitali di libri antichi, manoscritti, quadri, giornali, fotografie, estratti video e audio digitalizzati e poi messi a disposizione da parte delle istituzioni culturali continentali. Sfogliabili tramite un browser Web o scaricabili in via del tutto gratuita, grazie all’assenza di copyright per motivi che vanno dalla difficoltà nel determinare l’effettiva paternità di molte opere alla scadenza dei termini previsti dalla legge in materia di diritto d’autore, i contenuti, nelle loro diverse rappresentazioni artistiche, concedono a tutti gli utenti un viaggio inedito.

Tra le ultime acquisizioni digitali: un manoscritto su pergamena bulgaro risalente al 1221; ma anche il Catechismusa prasty szadei il primo libro in lingua lituana pubblicato nel 1547; una copia della Techne retorikes di Aristotele del 1588 scritto in greco antico e latino; le opere complete dei mostri sacri della letteratura romantica tedesca Goethe e Schiller; ma anche uno dei primi film realizzati in Danimarca nel 1907; e una serie di foto del celebre castello irlandese di Glendalough antecedenti alla prima guerra mondiale.

A collaborare al progetto sono state diverse istituzioni dei 27 Stati membri dell’UE in 23 lingue, anche se il materiale digitalizzato è stato fornito con quote ancora irregolari. La Francia è ancora il paese che ha maggiormente contribuito ad arricchire il patrimonio di Europeana con il 18 per cento di opere presenti nel portale, a seguire la Germania che ha aumentato la propria quota al 17 per cento. L’apporto italiano è ancora irrisorio con un rapporto del 7 per cento.

La biblioteca digitale europea, inoltre, rappresentando uno spaccato del patrimonio culturale europeo, esprime un vero potenziale per il settore scolastico . Tale caratteristica è stata dimostrata dai partecipanti nell’ambito dei Premi eLearning recentemente organizzato da European Schoolnet. Il prossimo anno Europeana si propone di sperimentare un nuovo progetto, che ruota intorno al tema della Prima Guerra Mondiale, nel quale si invitano gli utenti a fornire materiale utile e interessante.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
19 nov 2010
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