Facebook chiude il 2016 in crescita

Facebook chiude il 2016 in crescita

I conti vanno meglio del previsto, il numero degli utenti in aumento. C'è solo da gestire la stagnazione: che si combatte con diversificare i contenuti disponibili, video prima di tutto
I conti vanno meglio del previsto, il numero degli utenti in aumento. C'è solo da gestire la stagnazione: che si combatte con diversificare i contenuti disponibili, video prima di tutto

Tutti dati positivi quelli di Facebook. L’ultimo trimestre del 2016 ha brillato in particolare per ciò che concerne il fatturato assestato a ben 8,81 miliardi di dollari (30 milioni di dollari in più di quanto prospettato) ma anche per il numero di utenti mensili attivi pari a 1,86 miliardi seppur in rallentamento rispetto alla forte spinta registrata nel trimestre precedente. Anche gli utili per azione sono andati meglio di quanto previsto dagli analisti, da 1,41 a 1,31 dollari. L’utile ha raggiunto 3,57 miliardi di dollari con una crescita su base annua del 177 per cento .

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Qualcuno ha notato che, seppur i dati siano ottimi, si sta iniziando a misurare un rallentamento della crescita . Il cavallo è passato dal galoppo al trotto, sia per quanto concerne il numero di utilizzatori mensili (specialmente negli Stati Uniti e in Canada dove Facebook ha aggiunto solo un paio di milioni di utenti abituali nell’ultimo trimestre) che per le opportunità di guadagno. Una causa del rallentamento sarebbe la saturazione degli spazi pubblicitari con un focus specifico sulla versione mobile. Facebook ha attualmente 1,74 miliardi di utenti di telefonia mobile al mese, rispetto ai 1,66 miliardi nell’ultimo trimestre con una raccolta pubblicitaria che per l’ 84 per cento proviene proprio da questo mezzo. Se qualcuno si sta chiedendo qual è il valore annuo medio di ricavi pubblicitari generati per singolo utente, la risposta è poco inferiore ai 20 dollari (sempre in riferimento a USA e Canada).

Altri fattori che agiscono sul rallentamento sono sicuramente le accuse inerenti le difficoltà a contrastare il click baiting e la diffusione di notizie false , correlate soprattutto alla sfera politica. Facebook è poi anche oggetto di discussione su problemi legati al trattamento della privacy. Non per ultima sta giocando la sua parte la forte concorrenza dei social network alternativi, primo tra tutti Snapchat , che seppur non sottraendo realmente utenti rischia di abbassare la percentuale di utenti giornalieri che non a caso è ferma al 66 per cento del totale da un semestre.

Tra continue implementazioni e rassicuranti migliorie Facebook sembra essere certo che per brindare ad un futuro roseo si debba concentrare con maggior impegno sul mondo dei video oltre che aggiungere costantemente funzioni al suo Messenger ). Sono al vaglio quindi numerosi nuovi servizi (la spinta verso il   video è risaputa) che potrebbero rendere il social network più affine a Youtube o Netflix.

A tal proposito Zuckerberg ha raccontato che: “l’obiettivo che abbiamo per migliorare l’esperienza di prodotto è di fare in modo che quando la gente vuole guardare video o vogliono tenersi aggiornati su ciò che sta succedendo in merito al loro programma preferito, o quello che sta succedendo attorno ad un personaggio pubblico che vogliono seguire, possono venire su Facebook sapendo che possono trovare tutto il contenuto a cui sono interessati. Si tratta di un intento piuttosto diverso da quello per cui le persone vengono oggi su Facebook”. Una diversificazione destinata ad attirare nuovi utenti.

Ma per attirare investitori e utenti professionali Facebook dovrà lavorare duramente sul fronte della qualità e del controllo, il tutto in tempi rapidi. E chi lo sa, magari il primo discorso pubblico di Zuckerberg politico (un suo debutto non sarebbe così remoto) lo guarderemo proprio su Facebook.

Mirko Zago

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Pubblicato il
2 feb 2017
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