FCC, volontari per il broadband

FCC, volontari per il broadband

La commissione guidata da Genachowski chiama a raccolta gli utenti per la verifica fai da te delle velocità reali di connessione. E vorrebbe togliere lo spettro ai broadcaster, per offrirlo agli operatori wireless
La commissione guidata da Genachowski chiama a raccolta gli utenti per la verifica fai da te delle velocità reali di connessione. E vorrebbe togliere lo spettro ai broadcaster, per offrirlo agli operatori wireless

100 Mbps per 100 milioni di famiglie a stelle e strisce. Sono queste le cifre che la Federal Communications Commission (FCC) statunitense ha intenzione di raggiungere al più presto, nell’ottica di un piano ambizioso, che dovrebbe portare il paese nel ventunesimo secolo delle connessioni veloci.

Non è stata una primavera facile per la commissione guidata da Julius Genachowski, a partire dall’ affaire Comcast per proseguire con un National Broadband Plan dibattuto con toni talvolta aspri. Intervenuto nel corso dell’ultima edizione delle D8 Conference – evento organizzato dalla testata specializzata All Things Digital – il chairman di FCC ha parlato di una nazione pericolosamente indietro.
Agli ultimi posti per quanto concerne la qualità del cambiamento, per un livello piuttosto scarso di penetrazione sul territorio di connessioni ad alta velocità. “Significa – ha sottolineato Genachowski – che ci muoviamo più lentamente di qualsiasi altro paese”. Almeno secondo statistiche da lui stesso riportate.

Il piano di FCC è certo ambizioso. Portare via lo spettro ai broadcaster televisivi per poi rivenderlo agli operatori wireless . Gli stessi broadcaster otterrebbero parte dei profitti, mentre il resto verrebbe speso in vista della costruzione di una grande rete in fibra ottica sull’intero territorio nazionale.

“Scatenare il mobile è la cosa più importante che possiamo fare – ha spiegato il chairman di FCC – Non esiste dubbio alcuno che il broadband mobile guiderà l’innovazione futura. Abbiamo delle possibilità enormi da sfruttare, in primis con il 4G”. Genachowski ha quindi sottolineato come policy più chiare e trasparenti possano liberare la capacità dello spettro, in particolare attraverso meccanismi meno chiusi di compravendita .

“Qui la grande questione è capire per cosa noi paghiamo”, ha dichiarato Joel Gurin della divisione di FCC che si occupa delle relazioni con i consumatori e il governo. La commissione a stelle e strisce si è infatti battuta affinché gli operatori del cavo risultino decisamente più onesti sulle effettive velocità di banda , al di là di quelle pubblicizzate attraverso i media per attirare clienti.

Per questo, FCC ha iniziato a radunare un gruppo di circa 10mila volontari che faccia parte di un grande test sulle velocità di connessione nelle varie aree residenziali degli Stati Uniti. Speciali apparecchiature sono state infatti preparate, oltre ad uno speciale sito web chiamato TestMyISP .

L’arruolamento della commissione di Genachowski ha avuto come base un sondaggio recentemente pubblicato , che ha mostrato come l’80 per cento degli utenti non conosca l’effettiva velocità di connessione nella propria abitazione. Ma anche come il 91 per cento di questi stessi utenti sia soddisfatto della propria velocità . Percentuale scesa al 71 per cento quando si è trattato di rilevare il livello di soddisfazione degli utenti mobile .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
3 giu 2010
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