Foto online e SIAE, interrogazione parlamentare

Foto online e SIAE, interrogazione parlamentare

SIAE nel mirino di un atto ispettivo del senatore dei Verdi Bulgarelli che delinea uno scenario inquietante, preoccupante per moltissimi siti italiani. Il caso ha già portato ad una petizione che raccoglie consensi di ora in ora
SIAE nel mirino di un atto ispettivo del senatore dei Verdi Bulgarelli che delinea uno scenario inquietante, preoccupante per moltissimi siti italiani. Il caso ha già portato ad una petizione che raccoglie consensi di ora in ora

L’ azione della SIAE contro il sito homolaicus.com per recuperare migliaia di euro in diritto d’autore per la esposizione di immagini su quelle pagine non profit e con finalità didattiche, continua a suscitare vivacissime polemiche e, dopo l’avvio di una petizione da parte degli insegnanti , arriva anche una interrogazione parlamentare firmata dal senatore dei Verdi Mauro Bulgarelli.

Bulgarelli, oltre a delineare le pesantissime conseguenze che possono derivare dalle interpretazioni di SIAE dell’attuale normativa, nell’interrogazione considera l’opportunità di introdurre anche in Italia la disciplina del fair use , locuzione che in altri paesi protegge proprio la riproduzione di opere a finalità didattiche ed educative.

Ma ecco qui di seguito il testo presentato da Bulgarelli:

Interrogazione a risposta scritta
Ai ministri della Giustizia, della Pubblica Istruzione, dei Beni e attività culturali

Premesso che:
– l’ufficio Arti Figurative della SIAE ha inoltrato varie denunce, con richiesta di ingenti somme pecuniarie, al sig. Enrico Galavotti, insegnante di Cesena, autore di ipertesti pubblicati su sito internet di didattica e cultura non profit di Cesena www.homolaicus.com , da lui realizzato e gestito attivamente da un decennio; Galavotti (meglio conosciuto in rete col nick di Galarico) è uno dei fondatori del web didattico nazionale, ed è stato denunciato per l’utilizzo di immagini digitali riproducenti 74 dipinti protetti dai diritti d’autore;

– la decisione della SIAE induce a forti preoccupazioni per l’aver introdotto un precedente che potrebbe avere forti ripercussioni negative sull’operato di tutti quegli insegnanti autori di siti internet e divulgatori di preziosi materiali didattici e culturali; la SIAE, infatti, applicando in maniera distorta una legge le cui origini risalgono all’anteguerra (legge del 22/4/1941, n. 633 e successivamente adeguata con la cosiddetta “Legge Urbani” – legge 22 maggio 2004, n. 128) e non individuando alcuna differenza tra uso didattico-formativo-istituzionale e uso commerciale, pretende il pagamento di cifre rilevanti relative a diritti d’autore su opere protette realizzate da artisti viventi o scomparsi da meno di 70 anni;

– in particolare la SIAE, applicando impropriamente solo ed esclusivamente l’art.3 della legge 633 del ’41, sostiene discrezionalmente che l’utilizzazione, anche parziale, di un’opera costituisca lesione del diritto morale dell’autore e che la riproduzione non autorizzata delle opere in questione leda gli esclusivi diritti patrimoniali che la legge riconosce a quest’ultimo; al tempo stesso la SIAE trascura, però, l’applicazione dell’art. 70 della stessa legge del ’41, che prevede massima libertà per l’uso di immagini a scopo didattico non commerciale e di insegnamento senza finalità di lucro, a patto di citare la fonte (cosa che è avvenuta regolarmente nel sito in questione);

– sono innumerevoli le conseguenze dirette che si potranno verificare interpretando in maniera distorta la norma:

* qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo didattico file sonori, immagini protette, citazioni d’autore, rischia ingenti sanzioni e quindi la chiusura immediata;
* le rappresentazioni teatrali, i saggi di fine anno caratterizzati da sottofondi musicali alla presenza di pubblico o dei genitori diverrebbero insostenibili dal punto di vista economico;
* la realizzazione di cd rom didattici e la creazione di ipertesti risulterebbe estremamente costosa;
* la libertà didattica e le specifiche competenze professionali degli insegnanti ne risulterebbero pesantemente condizionate;

il comportamento della SIAE, in sostanza, appare limitare fortemente la funzione formativa della Scuola e la libertà didattica degli insegnanti; a tale proposito, si fa presente che la legislazione statunitense sul “fair use”, permette di pubblicare materiali sotto copyright senza autorizzazione, purché vi siano fini e intenti educativi; il principio del fair use, infatti, rende i lavori protetti dal diritto d’autore disponibili al pubblico come materiale grezzo senza la necessità di autorizzazione, a condizione che tale libero utilizzo soddisfi le finalità della legge sul diritto d’autore, che la Costituzione degli Stati Uniti d’America definisce come promozione “del progresso della scienza e delle arti utili”; la dottrina tenta in questo modo di equilibrare gli interessi dei titolari di diritti individuali con i benefici sociali o culturali che derivano dalla creazione e dalla distribuzione dei lavori derivanti;

si chiede di sapere:
se i ministri in indirizzo non ritengano opportuno – attraverso specifici provvedimenti legislativi – esentare gli insegnanti, nell’ambito della propria specifica funzione educativa, formativa e didattica, dall’osservanza del copyright, operando essi in un contesto palesemente senza fini di lucro e di alta utilità sociale;

se non ritengano opportuno introdurre anche in Italia, in materia di diritto d’autore, il principio del “fair use”.

Sen. Mauro Bulgarelli

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Pubblicato il
7 feb 2007
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