FreeDOS festeggia il 30esimo compleanno

FreeDOS festeggia il 30esimo compleanno

FreeDOS, nato nel 1994 come alternativa gratuita a MS-DOS, ha festeggiato il suo 30esimo compleanno e viene ancora attivamente sviluppato.
FreeDOS festeggia il 30esimo compleanno
FreeDOS, nato nel 1994 come alternativa gratuita a MS-DOS, ha festeggiato il suo 30esimo compleanno e viene ancora attivamente sviluppato.

FreeDOS ha compiuto 30 anni il 29 giugno 2024. Si tratta dell’unica versione compatibile con MS-DOS ancora in sviluppo. Ciò significa che qualsiasi software o gioco che funzionava sul sistema operativo di Microsoft può essere utilizzato su FreeDOS. La versione più recente è 1.3 rilasciata il 20 febbraio 2022.

Storia di FreeDOS

Microsoft ha annunciato MS-DOS 6.22 (ultima versione standalone) nel mese di giugno 1994. Alla fine dello stesso mese, lo studente Jim Hall ha annunciato PD-DOS, dove le lettere PD indicavano Public Domain. Il sistema operativo ha successivamente adottato la GNU General Public License, cambiando il nome in FreeDOS. Oggi viene aggiornato da decine di sviluppatori volontari. La mascotte si chiama Blinky The Fish.

FreeDOS è quindi l’ultimo “erede” di MS-DOS e della linea di comando. I nostalgici degli anni ’90 possono installare numerose applicazioni, tra cui Ability Plus, una suite di produttività con word processor, fogli di calcolo e database. Il sistema operativo può essere utilizzato anche per la programmazione. Sono disponibili anche molti giochi, come il mitico DOOM del 1993.

FreeDOS può essere installato su disco, eseguito tramite live CD o avviato all’interno di una macchina virtuale. Ovviamente non supporta funzionalità moderne (come il multitasking) e non permette di accedere ad Internet (il cosiddetto World Wide Web è diventato popolare con l’arrivo del browser Navigator alla fine del 1994).

Jim Hill spera che il suo progetto duri a lungo, ma sarà sempre più difficile eseguire FreeDOS sui computer moderni. Oggi ci sono ancora molte schede madri con firmware UEFI che supportano la modalità BIOS. Prima o poi verrà eliminata e sarà disponibile solo il boot UEFI.

Teoricamente si potrebbe aggiungere il supporto UEFI al sistema operativo, ma molte applicazioni e molti giochi funzionano solo con il BIOS. Un programma DOS interagisce direttamente con l’hardware (non sfrutta un Hardware Abstraction Layer, come i sistemi operativi moderni). Nessun problema invece con una macchina virtuale. In alternativa si potrebbe recuperare un bel PC vintage.

Fonte: ArsTechnica
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Pubblicato il
2 lug 2024
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