Era naufragato sotto il peso di perdite finanziarie e ritardi operativi ma i ministri europei, come previsto, hanno deciso di imbarcarsi in una costosa operazione di recupero : è Galileo , il sistema europeo alternativo al GPS, che doveva già aver visto la luce, deve vedere la luce, dovrà vedere la luce. A qualsiasi costo.
In Lussemburgo ieri, come anticipato da IlVelino , il consiglio dei Ministri dei trasporti dell’Unione Europea ha dato il via libera all’operazione di recupero del relitto, nonostante le diffidenze espresse più volte da alcuni paesi membri.
A confermare che i Ministri hanno raggiunto l’accordo di cui si parla ormai da qualche tempo è stato il ministro dei Trasporti sloveno Radovan Zerjiav.
L’Italia sarà in prima linea , visto il coinvolgimento del Centro spaziale di controllo del Fucino , la struttura preposta alla gestione del lancio del secondo satellite di Galileo. Dovrebbe avvenire a fine aprile, il 27.
Da qui, dal Centro di Telespazio, verranno seguite le orbite dei satelliti della costellazione Galileo. 30 dispositivi che entro il 2013 dovrebbero essere lanciati e dovrebbero essere funzionanti.