Giuda.com/ Con l'ebook non ci si va al bagno

Giuda.com/ Con l'ebook non ci si va al bagno

Dal sito della satira un'impietosa analisi su uno dei formati di libro elettronico più gettonati, quello che si legge con il Microsoft Reader, rigorosamente davanti ad un PC
Dal sito della satira un'impietosa analisi su uno dei formati di libro elettronico più gettonati, quello che si legge con il Microsoft Reader, rigorosamente davanti ad un PC


Web – Tra le tante cretinate inventate dalla new economy nella sua assurda strada verso la ricerca del business redditizio, forse la più stupida di tutte le idee è quella degli e-book. Per chi non lo sapesse, gli e-book sono i libri elettronici, ossia i libri che si acquistano su Internet e che si leggono solo sul PC. Fate attenzione a questo particolare: solo sul PC.

E ‘ questa l’assurdità enorme di questo affare senza futuro. Lo ammettiamo, l’idea ci sarebbe sembrata strampalata anche se fosse stata possibile la stampa, dato che al costo iniziale del libro virtuale (tra le dieci e le venti mila lirette, quanto un tascabile qualsiasi, anzi di più) si sarebbe aggiunto quello della carta, e quello dell’inchiostro.

Non è nemmeno possibile stampare i meravigliosi e-book del formato più gettonato: si possono visualizzare sul proprio computer solo con il “sofisticato” software Microsoft denominato Microsoft Reader che ve lo farà leggere esclusivamente a schermo senza che sia possibile modificarlo né, tantomeno, stamparlo.

Inoltre, per leggere i libri acquistati (non quelli omaggio che spesso vengono distribuiti dai siti che vendono e-book) è necessaria una registrazione che è praticamente impossibile da portare a termine senza vedersi spuntare decine di messaggi di errore (alcuni dei quali irrisolvibili). Ma se anche la cosa andasse a termine, l’e-book sarebbe lo stesso assolutamente inutile: leggere un libro di 400 (quando non di 1000) pagine su un computer e solo su un computer senza altra possibilità, infatti, è una delle esperienze più faticose e stressanti che ci possano venire in mente.

Pensate a quando leggete un libro: dove lo fate? Stravaccati sul divano con la musica a palla o in poltrona con della musica classica; oppure a letto prima di addormentarvi nel silenzio della vostra camera o ancora in metropolitana o in autobus affinché le parole del vostro amato romanzo vi trasportino in un mondo lontano dal brusio assordante della città. E sotto l’ombrellone? Cosa c’è di meglio che leggere, in estate, un buon libro sotto l’ombrellone, ancora gocciolanti dell’ultimo bagno, con il corpo a rosolare sotto il sole e la testa all’ombra, mentre si sorseggia una bibita ghiacciata? E, dulcis in fundo, pensate al luogo deputato per eccellenza al sacro rito della lettura: l’insostituibile stanza da bagno.

Bene, l’e-book non è possibile leggerlo in nessuno di questi luoghi. Anche ad avere un portatile, ve l’immaginate come sarebbe aprire il vostro notebook in metropolitana, a letto, sotto l’ombrellone o in bagno? Grottesco, assolutamente grottesco.

L’unico luogo dove è possibile leggerlo, allora, è sulla sedia davanti al vostro tavolo porta PC, con gli occhi puntati sul monitor e il vostro fondoschiena che cerca disperatamente una posizione accettabile sulla seggiola; oppure sul luogo di lavoro, in ufficio. Dove già vi rompono le scatole se leggete un articolo di Giuda, pensate se leggeste un libro intero.

Insomma l’e-book è un libro virtuale: nel senso che solo in teoria è leggibile. L’e-book non può arrivare in nessuno dei luoghi dove usualmente ci si gusta l’immenso piacere di un libro: è solo un altro dei tanti inganni di Internet e della New Economy.

Giuda.com

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Pubblicato il
22 mag 2001
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