Gli anziani UK sono digital divisi

Gli anziani UK sono digital divisi

Pochi gli over65 che mettono mano al computer e sfruttano i servizi disponibili online. La preoccupazione cresce perché la popolazione invecchia
Pochi gli over65 che mettono mano al computer e sfruttano i servizi disponibili online. La preoccupazione cresce perché la popolazione invecchia

Londra – Nonni britannici offline. Questo in sostanza il risultato di uno studio compiuto nel Regno Unito su un campione di persone over65: appena il 28% ha una connessione domestica ad internet contro il 67% di media nelle famiglie, con la conseguente esclusione dall’e-gov e dai vantaggi dell’e-commerce. Tra le cause principali, la disinformazione e una tecnologia ritenuta “troppo complicata”.

“Di tutti i gruppi di utenti analizzati, gli anziani sono i meno coinvolti (nella rivoluzione digitale, ndr.)”, spiega Georgia Klein di Ofcom , agenzia governativa di controllo sulle telecomunicazioni. “Con una popolazione che invecchia sempre più e con la necessità di trovare nuova forza lavoro specializzata, questa è una vera preoccupazione”.

La ricerca riporta opinioni contrastanti sul web e la sua effettiva utilità tra i pensionati: coloro che hanno volontariamente deciso di non usufruirne sono in minoranza, mentre oltre due terzi degli intervistati hanno dichiarato che si accingerebbero a navigare solo se supportati da un necessario aiuto. I motivi di questa diffidenza sono vari, come ad esempio la paura di rompere il pc o l’incappare in una delle tante insidie del web con eventuali conseguenze economiche sulle già risicate pensioni.

Una delle soluzioni possibili per incrementare l’utilizzo della rete da parte dei pensionati sarebbe quella di creare corsi di informatica per anziani, gestiti da anziani. Intervistato dalla BBC, John Carbis, ex Ingegnere Reale, ora insegnante dell’uso del pc per anziani, dichiara: “C’è bisogno di una sorta di allenamento. Tutto ciò che è nuovo è preso in considerazione con sospetto, cosa che crea delle barriere”.

La prima lezione è molto basilare e concerne l’apprendimento dell’uso del mouse e della tastiera. Una volta apprese le nozioni tecniche di base, i cyber-nonni possono anche cimentarsi con il web e una volta sperimentata la posta elettronica, assicura Carbis, “non scriveranno mai più una lettera a mano”.

Il governo britannico corre ai ripari, attuando misure per ridurre la fetta di popolazione a rischio di esclusione da internet, rendendo pubblica una strategia per “attirare in rete” più gente. Ma tutto ciò sembra comunque non bastare. “Il governo deve rivisitare la sua strategia se davvero vuole che un numero significante di anziani non rimanga escluso dall’utilizzo di internet” tuona David Sinclair senior policy manager all’ente di assistenza Help the Aged . “C’è un rischio reale che la tecnologia non arrivi ai più esclusi, quindi temiamo di vedere un aumento dell’esclusione digitale, piuttosto che una sua diminuzione”.

La preoccupazione cresce perché man mano che i servizi governativi si “trasferiscono” online, senza alcuna forma di allenamento i pensionati sono destinati a non poterne usufruire. God bless the web.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
6 lug 2006
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