Un patto con una startup consente a Google di portare la blockchain sulla propria infrastruttura cloud. Si tratta di una partnership che mette fianco a fianco due realtà in grado di offrire agli sviluppatori nuovi strumenti ed agli utenti servizi di nuova generazione: da una parte c’è Google Cloud, l’infrastruttura su cui il tutto andrà ad operare; dall’altra c’è la statunitense Digital Asset, il cui ruolo è quello di mettere a disposizione servizi per lo sviluppo su blockchain.
Il patto siglato mette di fatto nelle mani degli sviluppatori uno strumento semplificato per lo sviluppo di soluzioni basate su blockchain. Per questo la scelta di Google è caduta su Digital Asset: tra i principali asset della startup v’è in fatti un linguaggio di programmazione sviluppato ad hoc e denominato DAML (Digital Asset Modeling Language). Passando per l’SDK messo a disposizione da Google, DAML consente lo sviluppo facilitato di applicazioni basate su blockchain e consente pertanto agli sviluppatori di mettere in pratica con facilità le proprie idee di business. La startup gode inoltre di un pedigree da non sottovalutare: alla guida di Digital Asset v’è il fondatore Blythe Masters, ex-JPMorgan Chase, estremamente attivo nelle iniziative per trasformare la blockchain in un nuovo standard per il mondo finanziario.
Il mondo dei pagamenti e quello della salute, l’ambito finanziario e il tracciamento dei prodotti, ma anche molto altro: l’universo della blockchain ha finora regalato soprattutto suggestioni, ma da queste stanno nascendo prodotti e piattaforme nutrite di grande ambizione. Se la domanda è quella di un fronte ove costruire blockchain, Google Cloud ha voluto mettere a disposizione esattamente quanto cercato: DAML è ora disponibile per tutti coloro i quali sfrutteranno le risorse cloud del gruppo, abilitando nuove startup e nuove imprese nell’esplorazione di ciò che sia possibile fare con gli smart contract e tutto quel che ne deriva. L’occhiolino è strizzato anche in direzione enterprise: una parallela partnership con BlockApps, infatti, aprirà agli sviluppatori la piattaforma BlockApps STRATO per lo sviluppo di soluzioni di tipo Blockchain-as-a-Service su ampia scala.
La partnership con Digital Asset non è che una delle molte che Google sta mettendo a segno per Google Cloud e che saranno meglio esplicate in occasione della Google Cloud Next ’18 che sta per cominciare. Tra le novità si segnalano infatti nuove collaborazioni con SAP, Cisco, Intel, Appsbroker, VMware e altre ancora, a dipingere un ecosistema di sviluppo estremamente attivo e fertile.