Google non pensa ai PC ma ai cellulari

Google non pensa ai PC ma ai cellulari

Le evoluzioni del colosso di Mountain View passano per la connettività mobile. Il futuro si avvicina e la concorrenza incalza. Negli USA come in Europa
Le evoluzioni del colosso di Mountain View passano per la connettività mobile. Il futuro si avvicina e la concorrenza incalza. Negli USA come in Europa

Roma – Mentre sulla rete correva la voce che Google si stesse preparando a lanciare sul mercato un PC economico, poi smentita , da Mountain View è invece arrivato l’annuncio ufficiale dell’accordo siglato con Motorola per aggiungere, in alcuni cellulari top-level, funzionalità di ricerca e messaggistica, insieme ad altri servizi pensati per l’utenza mobile.

Gli smartphone che nasceranno da questa partnership saranno immediatamente riconoscibili da un tasto, che sarà predisposto per l’accesso immediato al motore di ricerca e permetterà query avanzate. Il business è chiaramente interessato, su entrambi i fronti: da un lato, Google si propone così quale servizio di ricerca “embedded” sui terminali mobili, veicolando l’utenza Motorola sulle proprie pagine. Ma anche dal fronte Motorola le aspettative non sono di poco conto: oltre al’accordo triennale con Google, l’azienda ha siglato una partnership con Kodak per la realizzazione di nuove fotocamere da integrare nei cellulari, unitamente ad alcuni servizi di download/upload di foto realizzati in collaborazione con Google.

Che le mire di Google siano rivolte alla telefonia mobile non è esattamente un mistero: è di fine 2005 la notizia dell’accordo stipulato tra l’azienda e Opera . Google sarà il “partner di ricerca di default” nei browser per cellulari Opera Mini e Opera Mobile, sulle cui pagine iniziali la grande G occuperà una posizione di primissimo rilievo.

Un tasto Google non rappresenta certo una novità tecnologicamente innovativa, dato che oggi è già possibile raggiungere il motore di ricerca da qualunque cellulare dotato di connettività internet (è sufficiente digitarne o memorizzarne l’url). Ma la presenza di una shortcut, di tipo hardware sugli apparecchi Motorola, o di tipo software sui cellulari dotati di Opera, ha un chiaro significato anche dal punto di vista delle scelte di marketing e si sa che, anche in presenza di alternative altrettanto valide, ogni utente, pigro o no, non manca mai di avvalersi degli strumenti che trova bell’e pronti sui device che utilizza.

Il tutto rientra nelle mire di Google di diversificare i propri servizi, per rendersi più versatile e raggiungere un utenza sempre maggiore, per vincere la concorrenza rappresentata dagli altri colossi del settore come MSN e Yahoo , da cui si deve guardare con una certa attenzione: sembra infatti in dirittura d’arrivo anche l’accordo tra Motorola e Yahoo per integrare nei servizi internet anche la sua versione tascabile “Yahoo Go Mobile”, come riferito da Marco Boerries, vice-president della divisione “Connected Life” di Yahoo!.

E l’arena presto potrebbe essere ancor più affollata. E’ prossimo a comparire da protagonista un nuovo concorrente europeo: Quaero, progetto avviato (e prossimo al debutto) da Deutsche Telekom e France Telecom.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
9 gen 2006
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