Google sottrae i dati degli utenti alla Cina

Google sottrae i dati degli utenti alla Cina

La divisione cinese del motore di ricerca sposta tutti gli archivi sensibili negli Stati Uniti, per evitare che il governo di Pechino pretenda l'accesso ai dati personali degli utenti
La divisione cinese del motore di ricerca sposta tutti gli archivi sensibili negli Stati Uniti, per evitare che il governo di Pechino pretenda l'accesso ai dati personali degli utenti


Mountain View (USA) – Una mossa strategica, arguta, previdente: Google China , per evitare di affrontare le spiacevoli situazioni affrontate da Yahoo! , sposta tutti i dati sensibili negli Stati Uniti, al riparo dalle mani delle autorità di Pechino. In questo modo, il re dei motori di ricerca tenta di salvaguardare la privacy degli utenti , eliminando il rischio che il governo cinese possa impadronirsi di risultati di ricerca ed indirizzi IP per incriminare eventuali dissidenti.

“Non vogliamo avere nessun tipo di problema”, fanno sapere i portavoce dell’azienda californiana, “e quindi abbiamo deciso di evitare qualsiasi tipo di coinvolgimento con il governo cinese”.

Gli archivi di qualsiasi azienda delle telecomunicazioni con sede in Cina, stando ad una ferrea normativa sul controllo dell’informazione , sono passibili di controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine. Controlli che, naturalmente , non possono essere bloccati in nome di alcun diritto all’inviolabilità delle informazioni private.

Il gigante di Mountain View ha preso questa decisione a seguito di una lunga ed estenuante polemica che ha portato i maggiori motori di ricerca statunitensi di fronte al parlamento federale di Washington DC. Google, al pari di Microsoft e Yahoo , ha dovuto infatti rispondere di pesantissime accuse da parte dell’ establishment politico: l’azienda è stata tacciata di collaborazionismo con il regime cinese – un’accusa che ha gettato molte ombre sull’immagine di good company da sempre associata alla creatura di Brin e Page.

La difesa della privacy è ormai diventata una strategia essenziale per ripristinare l’immagine di Google di fronte a milioni di utenti. Non solo in Cina, ma negli stessi Stati Uniti . Malgrado gli sforzi dell’azienda, molti osservatori hanno sollevato dubbi sulla bontà di certi software sviluppati da Google, specialmente per quanto riguarda la ricerca di documenti e testi offline.

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Pubblicato il
3 mar 2006
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