Hacking Team, un ritorno per spezzare la cifratura

Hacking Team, un ritorno per spezzare la cifratura

L'azienda italiana produttrice di spyware prova a tornare sulla scena con una nuova offerta a base di strumenti anti-cifratura, con un messaggio pubblicitario trasmesso a mezzo di mailing-list. L'obiettivo è il mercato USA
L'azienda italiana produttrice di spyware prova a tornare sulla scena con una nuova offerta a base di strumenti anti-cifratura, con un messaggio pubblicitario trasmesso a mezzo di mailing-list. L'obiettivo è il mercato USA

Dopo aver passato mesi a smaltire le conseguenze della breccia nei server con i 400 Gigabyte di materiale riservato finiti online a disposizione del pubblico, Hacking Team (HT) è ora tornata alla carica con un’offerta “rinnovata” e indirizzata a organizzazioni e forze di polizia statunitensi.

In una comunicazione inviata ai contatti della mailing list aziendale, il CEO di HT David Vincenzetti affronta il problema dell’uso sempre più diffuso delle comunicazioni cifrate: negli USA e all’estero, spiega un Vincenzetti in vena di marketing ai potenziali acquirenti, la maggior parte delle forze dell’ordine è diventata o diventerà presto “cieca” a causa dell’uso della crittografia su Internet, Web e altrove.

In questo frangente “solo le aziende private” possono aiutare le suddette agenzie di law enforcement, continua la mail di Vincenzetti, perché l’attuale amministrazione americana, pur accarezzando l’idea , “non ha il coraggio di opporsi ai conglomerati IT per approvare leggi impopolari ma assolutamente necessarie” contro il terrorismo e tutto quanto.

Al tempo della breccia aperta dagli hacker anonimi di PhineasFisher, l’azienda italiana aveva confermato di essere al lavoro sulla nuova versione del suo spyware più sofisticato, ovvero quel Remote Control System (RCS)/Galileo che nella versione precedente (9) era finito online con tanto di codice sorgente a disposizione di tutti.

Non è chiaro se la nuova offerta di Hacking Team sia rappresentata dalla summenzionata versione 10 di RCS, ma quel che è certo è che Vincenzetti dimostra di avere molta fiducia nei nuovi tool anti-cifratura capaci, “a dir poco”, di cambiare in maniera radicale il settore.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
3 nov 2015
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