HaLow, WiFi per la IoT

HaLow, WiFi per la IoT

Annunciato un nuovo standard di interconnessione wireless per dispositivi e gadget della Internet delle Cose, una tecnologia pensata per rendere "intelligenti" case e fabbriche. E aprirle ai cracker, avvertono ricercatori di sicurezza
Annunciato un nuovo standard di interconnessione wireless per dispositivi e gadget della Internet delle Cose, una tecnologia pensata per rendere "intelligenti" case e fabbriche. E aprirle ai cracker, avvertono ricercatori di sicurezza

Wi-Fi Alliance ha usato il palco del CES 2016 per annunciare HaLow , un nuovo standard per l’onnipresente standard di interconnessione wireless dedicato in via esclusiva ai dispositivi della Internet delle Cose e più in generale ai gadget “smart”. Garantiti consumi ridotti e portata extra-large, mentre sul fronte della sicurezza i rischi aumentano piuttosto che diminuire.

Ufficialmente noto come IEEE 802.11ah, il WiFi HaLow opera nella banda dei 900 MHz contro i 2,4-5 GHz delle tradizionali reti wireless domestiche, fatto che permette di ridurre grandemente i consumi energetici e di estendere la portata del segnale fino a una distanza di un chilometro.

Il segnale HaLow è più stabile, passa attraverso i muri ed è l’ideale per interconnettere quei dispositivi IoT progettati per usare poca energia, una tecnologia progettata con in mente le funzionalità di smartwatch, sensori, sistemi indossabili. HaLow è flessibile , in ogni caso, e può essere impiegato sia nelle case “smart” che nei complessi industriali che hanno bisogno di connettività su larga scala.

Il WiFi per la IoT dovrà fare i conti con un mercato che fino a questo momento ha adottato tecnologie di connessione alternative (LTE su tutte), e soprattutto con il fatto che le implicazioni del nuovo segnale sulla sicurezza informatica sono state apparentemente trascurate.

Gli esperti lanciano l’allarme su un segnale WiFi che allarga enormemente – e letteralmente – il campo di azione di cracker e cyber-criminali, un sistema che non implementa alcun meccanismo di difesa aggiuntivo e che, nella migliore delle ipotesi, rende solo più facile la vita a chi vuole prendere di mira i dispositivi IoT.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 gen 2016
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