Hanoi – La censura vietnamita questa volta rischia di causare un incidente diplomatico: stando a quanto affermato da Reporters sans frontières da un mese sono in carcere tre blogger accusati di azioni di spionaggio e terrorismo. Uno di loro è un cittadino statunitense.
L’organizzazione internazionale dei giornalisti ha contattato gli ambasciatori americano, francese e finlandese (la Finlandia ha la presidenza europea in questo momento) perché facciano pressioni sulla gerarchia vietnamita ai colloqui prossimi venturi già previsti.
“Il Vietnam sarà presto membro dell’Organizzazione mondiale del Commercio ( WTO ) – scrive RSF – ed è stato scelto per ospitare il summit APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) di novembre. Riteniamo che una normalizzazione dei rapporti diplomatici con questo paese e la sua integrazione nell’economia mondiale debba essere collegata a uno sviluppo concreto nel campo dei diritti umani”.
Da quando la Cina è entrata nel WTO qualcosa è cambiato anche se l’Occidente sembra preoccuparsi più della pirateria dilagante che dei blogger incarcerati. La speranza si spera sia sempre l’ultima a morire.