IBM, anche meglio del previsto

IBM, anche meglio del previsto

Ottimi risultati per Big Blue. Crescono le vendite nelle divisioni software, hardware e servizi. Per il CEO Palmisano è la vittoria delle strategie di adattamento ai nuovi trend tecnologici
Ottimi risultati per Big Blue. Crescono le vendite nelle divisioni software, hardware e servizi. Per il CEO Palmisano è la vittoria delle strategie di adattamento ai nuovi trend tecnologici

Roma – Risultati più che soddisfacenti, registrati dal colosso International Business Machines (IBM) alla fine del secondo trimestre d’attività nel corso di questo 2011. Al 30 giugno scorso la società di Armonk ha accolto in entrata una cifra vicina ai 26,7 miliardi di dollari , praticamente il 12 per cento in più rispetto allo stesso periodo nel 2010.

Cifre analizzate con sorpresa da parte dei vari analisti del mercato, che infatti attendevano risultati più bassi per l’ultima trimestrale dell’azienda statunitense. Nel complesso, i guadagni netti registrati da Big Blue negli ultimi tre mesi si sono assestati sui 3,7 miliardi di dollari , l’8 per cento in più rispetto al giugno dell’anno precedente.

Una crescita garantita in primis dalle divisioni software e sistemi, che hanno offerto alla società statunitense un 17 per cento in più nei ricavi. Le entrate registrate nella sola divisione software si sono infatti assestate sui 6,2 miliardi di dollari .

Ottimi anche i risultati sul fronte hardware. Le vendite dei mainframe System Z hanno fruttato entrate accresciute del 61 per cento . Nel settore servizi, IBM è riuscita a siglare nuovi contratti per un’ascesa complessiva del 16 per cento. Soddisfatto il CEO Sam Palmisano, che ha sottolineato come Big Blue sia riuscita a tararsi al meglio sui nuovi macro trend della tecnologia.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
19 lug 2011
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