ICANN, custode del tempo

ICANN, custode del tempo

L'organismo di supervisione dei domini Internet accetta di farsi carico della responsabilità del database delle zone di fuso orario dopo che i volontari hanno ceduto di fronte a una minaccia legale
L'organismo di supervisione dei domini Internet accetta di farsi carico della responsabilità del database delle zone di fuso orario dopo che i volontari hanno ceduto di fronte a una minaccia legale

ICANN ha deciso di farsi carico del database delle zone di fuso orario, rimettendo online l’archivio dopo la scomparsa dalla rete del server originale a causa di una minaccia legale perpetrata contro i volontari che lo gestivano.

Il Time Zone Database (TZD) è ora ospitato sui server di IANA (Internet Assigned Numbers Authority), e potrà continuare a fornire il suo prezioso servizio come archivio sempre aggiornato delle varie zone di fuso orario presenti nel mondo, un servizio a cui attingono un buon numero di sistemi operativi escluso Microsoft Windows.

Il server FTP originale era stato sin qui gestito su base volontaria da David Olson, ma era finito offline dopo una causa legale intentata dalla società Astrolabe . L’accusa? La presenza nel Time Zone Database di dati provenienti dal software proprietario venduto dall’azienda, e quindi il mancato versamento delle royalty dovute da parte di Olson.

Con l’entrata in gioco di ICANN la minaccia di Astrolabe non scompare ma si ridimensiona fortemente: l’organizzazione di controllo del sistema DNS dice di essere consapevole dell’esistenza della causa, e di voler altresì “occuparsi di tutte le questioni legali che possano insorgere” per continuare a mantenere operativo il servizio TZD.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 ott 2011
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