Il primo videogioco di Spielberg è un puzzle

Il primo videogioco di Spielberg è un puzzle

Uno dei pezzi più grossi di Hollywood entra nei dettagli della produzione videoludica e dà vita ad un titolo per Wii pensato per sfruttare appieno il controller sviluppato da Nintendo
Uno dei pezzi più grossi di Hollywood entra nei dettagli della produzione videoludica e dà vita ad un titolo per Wii pensato per sfruttare appieno il controller sviluppato da Nintendo

Steven Spielberg non ama certamente starsene con le mani in mano: tra il quarto episodio di Indiana Jones in dirittura d’arrivo nelle sale e la realizzazione di una piattaforma di social networking dedicata agli appassionati di ufologia e tematiche sci-fi , il regista di E.T., Incontri Ravvicinati, Lo Squalo, Schindler’s List e tanti altri memorabili capitoli della cinematografia mondiale ha trovato il tempo di darsi anche ai videogame .

il celebre regista Non che sia un ambito completamente nuovo per lui: come proprietario dell’etichetta DreamWorks Interactive , acquistata poi dal moloch del settore Electronic Arts, il regista-producer ha già all’attivo produzioni del calibro della serie Medal of Honor ispirata al suo pluripremiato film Salvate il Soldato Ryan. Proprio con Electronic Arts, Spielberg ha siglato, nel 2005, un accordo a lungo termine per lo sviluppo di un titolo attualmente top-secret , di cui si conosce solo il nome in codice LMNO e il fatto che dovrebbe rappresentare un’esperienza emozionale in grado di ridefinire – stando alle intenzioni – il trito e ritrito concetto di “storia interattiva”.

Ma prima di dedicarsi alle “cose serie” il regista, per sua stessa ammissione appassionato e affascinato dai videogame, ha deciso di concedersi una sorta di divertissement , un puzzle game apparentemente realizzato per risultare adatto a tutta la famiglia e non solo agli hardcore-gamer vogliosi di fiotti di sangue e sparatorie a go-go.

Il titolo si chiama Boom Blox , e vista la sua natura casual-generalista non stupisce sapere che sia stato creato espressamente per Nintendo Wii , la console che, tra pedane da allenamento e controller innovativi, ha allargato quanto non era mai stato possibile finora il bacino di potenziale utenza del medium videoludico .

Spielberg ha terrorizzato a morte un’intera generazione di spettatori con Lo Squalo, ma quando si tratta di videogame e interattività la violenza e le emozioni forti lo preoccupano : come genitore di ben sette figli, il regista è particolarmente attento a quali titoli dare loro in pasto: “Ci sono giochi che sono tabù – conferma a Usa Today – E io non voglio che siano in giro per casa. Non voglio che i miei figli dicano: perché papà sta giocando a quel gioco che noi non possiamo usare?”.

Dalla volontà di unificare l’esperienza videoludica della famiglia e dalla passione per la distruzione catastrofica dei giocattoli della sua infanzia, Spielberg ha tirato fuori il concetto di Boom Blox, un puzzle game con personaggi blocchettosi e carucci in cui quattro giocatori possono sfidarsi a colpire con una palla da baseball il punto strategico di una costruzione di blocchi sullo stile di Jenga , per provocare il maggior disastro possibile . Il trailer riprodotto di seguito esemplifica il gameplay più di mille parole.

Boom Blox, in uscita oggi per Nintendo Wii, vuole risultare divertente ai bambini così come ai giocatori più cresciutelli, e per questo non è solo “casino” e distruzione: il gioco integra anche una componente narrativa con caratterizzazioni, missioni e personaggi individuali specifici per ogni livello, così come un motore fisico da conoscere e rispettare per massimizzare l’effetto dei lanci con il Wii Remote. Boom Blox non è un titolo spiccatamente educational, nondimeno permetterà ai ragazzi di “imparare la fisica senza che nemmeno se ne rendano conto”, assicura Spielberg.

Come lo stesso team di sviluppatori di Electronic Arts conferma , Spielberg è stato coinvolto direttamente nel design e nella realizzazione di Boom Blox: il regista ha messo mani e bocca in ogni singolo dettaglio, dal gameplay alle ambientazioni dei livelli, dalle personalità dei personaggi a come la palla da baseball si sarebbe dovuta muovere una volta lanciata dal movimento del controller.

Spielberg ha, tra le altre cose, “apportato l’idea di avere personaggi con cui interagire dotati di un coinvolgimento emotivo”, sostiene il senior producer di Boom Blox Amir Rahimi. Un modo per emozionare e appassionare che, in attesa dei risultati del misterioso LMNO, rappresenta il primo tentativo di uno dei narratori più importanti di Hollywood di entrare a pieno titolo nel mondo dello sviluppo di videogame .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
7 mag 2008
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