Intel, la grandezza delle piccole cose

Intel, la grandezza delle piccole cose

Anno da record per il chipmaker, sempre più leader del suo settore. Fermo sul versante PC, cresce su quello data center. E per il futuro mobile, ha in serbo qualche sorpresa
Anno da record per il chipmaker, sempre più leader del suo settore. Fermo sul versante PC, cresce su quello data center. E per il futuro mobile, ha in serbo qualche sorpresa

Intel ha registrato con l’ultima trimestrale un fatturato di 11,5 miliardi, facendo del 2010 il miglior anno nella storia di Santa Clara con un profitto netto totale di 11,7 miliardi di dollari .

I numeri assoluti, che confermano Intel come leader mondiale dei chipmaker, sono positivi anche in prospettiva: rispetto al corrispondente periodo del 2009 il fatturato è cresciuto dell’8 per cento e il profitto netto del 48 percento, passando da 2,3 a 3,4 miliardi. Performance superiori anche alle aspettative , che arrivavano al massimo a parlare di un fatturato di 10,7 miliardi.

L’unico dato che non esalta è la curva di vendite dei chip per PC , che rimane piatta: le vendite per 8 miliardi di dollari sono sostanzialmente immutate rispetto al terzo trimestre 2010 e cresciute di appena il 3,5 percento rispetto all’anno passato. La crescita dei dispositivi mobile e l’avvento dei tablet , su cui per il momento ha un vantaggio la rivale ARM, sembra aver momentaneamente spiazzato Intel.

Da un lato, tuttavia, confortano il CEO Otellini le vendite di microchip per data center (cresciute del 15 percento), e dall’altro Intel si è parata sul fronte dei dispositivi mobile con l’ accordo siglato con NVIDIA .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
14 gen 2011
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