Intel lancia gli Xeon next-gen

Intel lancia gli Xeon next-gen

Dopo il debutto sul mercato desktop, con le CPU Core i7, la nuova architettura Nehalem di Intel sbarca sul mercato server con 17 nuovi processori Xeon per sistemi a singolo e a doppio socket. Intel promette di rivoluzionare i datacenter
Dopo il debutto sul mercato desktop, con le CPU Core i7, la nuova architettura Nehalem di Intel sbarca sul mercato server con 17 nuovi processori Xeon per sistemi a singolo e a doppio socket. Intel promette di rivoluzionare i datacenter

A inizio settimana Intel ha ufficialmente lanciato i suoi primi modelli di Xeon basati sulla giovane architettura Nehalem, la stessa che ha già debuttato lo scorso novembre con le CPU desktop Core i7 . Nehalem promette di portare sul mercato server i vantaggi già introdotti in quello desktop, quali maggiori performance e minori consumi energetici.

Intel ha definito i nuovi Xeon con architettura Nehalem “i processori più innovativi dal debutto del Pentium Pro”, avvenuto quasi 15 anni fa. Pat Gelsinger ha spiegato che il Pentium Pro è stato il primo chip x86 ad implementare il multiprocessing e l’esecuzione delle istruzioni fuori ordine. Questa CPU è stata inoltre quella che ha dato il via alla “rivoluzione x86” nel mondo dei server: all’epoca la stragrande maggioranza di questi sistemi impiegava infatti i processori RISC.

Gli Xeon di nuova generazione, che si possono dunque considerare i più recenti discendenti del Pentium Pro, sono stati lanciati in 17 diversi modelli: tali modelli appartengono alla serie 5500 per sistemi a doppio socket, alla serie 3500 per sistemi a singolo socket o alla serie low-voltage per sistemi embedded. Questi chip fanno tutti parte della famiglia Nehalem EP , dove “EP” sta per energy efficient . Il lancio delle versioni EX, che supporteranno server a quattro o più socket, è invece previsto per la seconda parte dell’anno.

Durante la presentazione dei nuovi processori, Gelsinger non ha risparmiato stilettate alle rivali IBM e Sun, e questo nonostante le due aziende fossero presenti all’evento in qualità di produttori di server x86. “Rispetto ai processori SPARC di Sun, gli Xeon 5500 costano la metà e sono 1,7 volte più performanti”, ha commentato il dirigente di BigI. “Rispetto ai Power 6 di IBM, il confronto è ancora più comico: i nostri nuovi chip costano infatti un decimo e sono 2,45 volte più veloci”.

Intel sostiene che lo Xeon 5500 fornisca due volte le performance del predecessore, il 5400, e che abbia infranto 30 diversi record in altrettanti benchmark standard.

L’azienda ha spiegato che gli Xeon di nuova generazione sono dotati di una larghezza di banda della memoria tre volte superiore rispetto ai precedenti processori per server: questo consentirebbe alle piattaforme basate sugli Xeon 5500 di gestire un’ampia varietà di carichi di lavoro e condizioni, inclusi quelli tipici della ricerca petrolifera e scientifica. Tra le nuove caratteristiche apportate dall’architettura Nehalem c’è la tecnologia Turbo Boost, che aumenta le prestazioni del sistema in base alle esigenze dell’utente, regolando la velocità di clock di uno o più singoli core di elaborazione.

Lo Xeon 5500 promette inoltre di abbattere i consumi: quando non utilizzato, questo chip consuma 10 watt, circa la metà rispetto alla precedente generazione di Xeon. Questo è merito soprattutto di un sistema di power management più granulare, composto da 15 diversi stati operativi. Le novità introdotte dall’architettura Nehalem sono state approfondite all’epoca della sua presentazione.

Lo Xeon 5500 raggiunge un clock massimo di 2,93 GHz, supporta memorie DDR3 fino a 1333 MHz e fornisce thermal design power (TDP) compresi tra 60 e 95 watt. In determinate condizioni, la tecnologia Turbo Boost può rendere disponibili frequenze
operative fino a 3,33 GHz, a seconda del processore e della configurazione del sistema. Le frequenze per le workstation arrivano fino a 3,20 GHz, con TDP di 130 watt, e fino a 3,46 GHz con la tecnologia Turbo Boost, in base al carico di lavoro e all’ambiente. Ogni processore contiene fino a 8 MB di cache L3.

Le versioni L5518 e L5508 del processore Xeon Nehalem sono state progettate appositamente per i segmenti di mercato embedded, ed in particolare quello delle comunicazioni. Tali chip saranno utilizzati in ambienti con vincoli di temperatura, ad esempio blade e appliance per infrastrutture delle comunicazioni, sicurezza, storage e applicazioni mediche, server montati in rack di fascia carrier, moduli di router e navi. La versione L5518 gira a 2,13 GHz e ha un TDP di 60 watt. La versione L5508gira invece a 2 GHz e ha un TDP di 38 watt.

I prezzi degli Xeon 5500 variano da 188 a 1600 dollari, quelli degli Xeon 3500 da 265 a 970 dollari, e quelli degli L5518 e L5508 dai 530 e 423 dollari. Tutti i prezzi si intendono per lotti da 1000 unità.

Sono già oltre 230 i server Nehalem-based annunciati in questi giorni, tra i quali quelli prodotti da Dell, Fujitsu-Siemens, HP, IBM e Sun.

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Pubblicato il
1 apr 2009
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