Intel risponde alla UE

Intel risponde alla UE

Dopo la comunicazione di addebiti di Bruxelles, che accusa la condotta commerciale dell'azienda in Europa, Intel risponde
Dopo la comunicazione di addebiti di Bruxelles, che accusa la condotta commerciale dell'azienda in Europa, Intel risponde

Milano – La Commissione Europea ha diramato due giorni fa un comunicato stampa per confermare di aver inviato una Comunicazione di Addebito a Intel, uno statement con il quale viene contestata all’azienda la propria politica commerciale che verrà ora sottoposta ad una indagine ufficiale, per verificare se Intel non abbia agito illegalmente sul mercato ai danni dei consumatori.

In una nota diramata da Intel, l’azienda per bocca del suo general counsel Bruce Sewell ha fatto sapere: “Ci sentiamo di affermare che il segmento di mercato dei microprocessori funziona normalmente e che la condotta di Intel è stata legale, tesa alla libera concorrenza e vantaggiosa per i consumatori. Anche se ovviamente avremmo preferito evitare i costi e gli inconvenienti incorsi nel rivendicare la legalità della nostra condotta competitiva in Europa, la decisione della Commissione di emettere una comunicazione di addebiti significa che almeno Intel avrà l’opportunità di ascoltare e rispondere alle accuse sostenute dal nostro principale concorrente”.

Già, perché come noto le attività della Commissione scaturiscono anzitutto proprio dalle denunce che da anni porta avanti AMD, il principale rivale di Intel. E proprio AMD, attraverso il presidente EMEA Giuliano Meroni , ha commentato lo Statement europeo spiegando che: “è il momento della verità per l’intero settore IT. La Commissione Europea è seriamente intenzionata a far cessare l’abuso della posizione dominante di Intel sul mercato globale dei microprocessori. Siamo fiduciosi che questa Comunicazione di Addebito agisca da catalizzatore per aprire i mercati globali dei microprocessori a vantaggio sia dei consumatori che dei produttori di PC”.

Intel da parte sua sottolinea come “una comunicazione di addebiti contiene solo accuse preliminari e non equivale a dichiarare che siano state riscontrate violazioni delle leggi dell’Unione Europea. A Intel verrà ora data la possibilità di rispondere direttamente alle preoccupazioni della Commissione nell’ambito del processo amministrativo. È evidente che questo settore è aspramente competitivo e attivo. Se i concorrenti sono forti e ottengono buoni risultati, vengono compensati dal mercato. Se invece sono deboli e con risultati inferiori alle aspettative, il mercato risponde di conseguenza”.

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Pubblicato il
28 lug 2007
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