Intel: sarà Nehalem il processore più verde

Intel: sarà Nehalem il processore più verde

Il chipmaker di Santa Clara non ha dubbi: le sue prossime CPU forniranno il miglior rapporto tra performance e consumi, ed aiuteranno le aziende a tagliare il costo della bolletta energetica. Ecco come
Il chipmaker di Santa Clara non ha dubbi: le sue prossime CPU forniranno il miglior rapporto tra performance e consumi, ed aiuteranno le aziende a tagliare il costo della bolletta energetica. Ecco come

Intel ha dichiarato che Nehalem , la sua microarchitettura di nuova generazione che il prossimo mese succederà all’attuale Core, sarà la più “verde” di sempre. Il merito sarebbe da attribuire sia alla migliorata tecnologia di processo a 45 nanometri, sia alle novità intrinseche dell’architettura, volte a massimizzare il rapporto tra performance e consumi.

Intel afferma che la propria piattaforma a 45 nm è il suo “maggior progresso tecnologico di sempre”. Questa piattaforma, già adottata nell’attuale generazione di chip Xeon, Core 2 e Atom, utilizza gate metallici ad alta costante k (high-k) basati sull’ afnio , un elemento chimico duttile e resistente alla corrosione che consente di ridurre le correnti negative a meno di un decimo rispetto al passato, riducendo significativamente gli sprechi energetici.

In Nehalem queste tecnologie sono state ulteriormente affinate ed affiancate ad alcune nuove soluzioni tecniche: una di queste è un controller integrato capace di gestire dinamicamente il risparmio energetico dell’intero processore, inclusa l’interfaccia con la memoria e la cache L3.

Intel ha spiegato che questo controller ha all’incirca lo stesso numero di transistor di un vecchio processore 486 ed utilizza diversi chip di controllo per analizzare e tenere costantemente sotto controllo i requisiti energetici della CPU. Uno dei suoi compiti è quello di concentrare i processi di elaborazione sul minimo numero di core, così da mettere in “stand-by” quelli non necessari.

Secondo il chipmaker californiano, a parità di potenza i processori Nehalem saranno in grado di consumare fino al 30% di energia in meno rispetto ai modelli oggi sul mercato.

Intel sostiene che il risparmio energetico è ormai divenuto la massima priorità nel mondo aziendale: quasi più nessuno cerca le performance assolute, ma un giusto equilibrio tra consumi e potenza. Ed il motivo è presto detto: secondo diversi studi, oggi quasi la metà dei costi sostenuti dalle aziende per i datacenter sono relativi all’energia elettrica (inclusa quella necessaria per condizionare i locali).

La prima CPU basata sull’architettura Nehalem sarà Core i7 , un chip desktop atteso sul mercato il prossimo mese. Le versioni server e mobile arriveranno invece nel corso del 2009.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
29 ott 2008
Link copiato negli appunti