Internet, l'Europa vuole una governance globale

Internet, l'Europa vuole una governance globale

Da Bruxelles arrivano nuovi segnali di insofferenza per lo strapotere degli USA nel controllo di Internet. I netizen non hanno più fiducia nella Rete a causa del Datagate, dice la UE, e tale fiducia va ripristinata per il futuro
Da Bruxelles arrivano nuovi segnali di insofferenza per lo strapotere degli USA nel controllo di Internet. I netizen non hanno più fiducia nella Rete a causa del Datagate, dice la UE, e tale fiducia va ripristinata per il futuro

Una delle conseguenze (prevedibili) del Datagate è il crescente malcontento delle autorità europee per le pratiche di tecnocontrollo e spionaggio tentacolare messe in atto dal dinamico duo NSA-GCHQ, un malcontento che viene ora “istituzionalizzato” nel tentativo di trasformare la Governance di Internet in una questione di pertinenza sempre più internazionale.

La sorveglianza onnipresente dell’intelligence statunitense (e britannica) ha portato a una contrazione nella fiducia dei cittadini nei confronti di Internet, spiegano dalla Commissione Europea , pertanto Bruxelles propone una riforma nel modo in cui la suddetta Internet viene gestita nei suoi vari aspetti tecnico-amministrativi.

In sostanza la UE propone alcune misure concrete come “un chiaro orizzonte temporale” per la “globalizzazione” delle funzioni oggi svolte da ICANN e IANA, un rafforzamento del ruolo globale dell’Internet Governance Forum, l’istituzione di un Global Internet Policy Observatory per la creazione di policy di rete trasparenti, l’impegno di tutti nel salvaguardare la trasparenza e l’inclusività dei processi multi-stakeholder, l’istituzione di principi in grado di salvaguardare la natura aperta e universale (“non frammentata”) di Internet.

Il vice-presidente della Commissione Europea Neelie Kroes spiega che “i prossimi due anni saranno fondamentali per ridisegnare la mappa globale della governance di Internet”, e in tal senso l’Europa dovrà giocare “un ruolo forte nel definire l’aspetto della rete del futuro”.

Kroes ne ha anche per coloro che invocano un accentramento delle funzioni di controllo di Internet nell’International Telecommunications Union (ONU), una prospettiva bocciata perché anche se i governi hanno “un ruolo cruciale” nella governance della rete globale la strada giusta è quella di rafforzare la partecipazione di tutti gli attori coinvolti per “preservare Internet come motore veloce per l’innovazione”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 feb 2014
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