iOS, aggiornamento contro il tracciamento

iOS, aggiornamento contro il tracciamento

La versione 4.3.3 elimina il file e la situazione che ha dato il via alle polemiche sulla geolocalizzazione. Ma solo per i device più recenti della Mela
La versione 4.3.3 elimina il file e la situazione che ha dato il via alle polemiche sulla geolocalizzazione. Ma solo per i device più recenti della Mela

Come anticipato , Apple ha rilasciato il firmware che dovrebbe risolvere la questione relativa al tracciamento operato dai dispositivi mobile a cui ha dato il via la scoperta all’interno dei device con la Mela del file consolidated.db , contenente un anno di posizioni geolocalizzate dell’utente.

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L’aggiornamento, che fa arrivare iOS alla versione 4.3.3 ed è disponibile in due versioni diverse, una per dispositivi GSM e una per quelli CDMA, si occupa proprio di risolvere i bug individuati in seguito alla polemica e di cambiare il meccanismo di gestione dei dati sfruttati dai servizi di localizzazione del dispositivo che ha scatenato il dibattito : quel documento, cioè, definito da Apple “database cache di posizionamenti collettivi aggregati”.

Innanzitutto, viene diminuito il tempo di conservazione di tale tipo di dati, così da non arrivare ad avere una cronologia annuale, ma limitandosi a sette giorni di spostamenti . E il file con le informazioni viene conservato cifrato .

Il limite settimanale, peraltro, sembra ancora eccessivo a quegli osservatori , tra cui John Simpson, rappresentante del gruppo Consumer Watchdog , che vedono nell’esistenza stessa del file un pericolo per la privacy degli utenti, soprattutto nel momento in cui potrebbe essere reso accessibile ad autorità locali.

Con esso, inoltre, viene risolto il bug in conseguenza del quale i device Apple continuavano a raccogliere informazioni sulla localizzazione dell’utente anche dopo che questo aveva fatto richiesta di disabilitare tale tipo di servizi : adesso il file viene eliminato quando si richiede l’interruzione della geolocalizzazione.

A non soddisfare tutto gli osservatori, poi, il fatto che l’aggiornamento non sia disponibile per i device meno recenti come iPhone 3G e la seconda generazione di iPod touch : entrambi, al contrario, hanno potuto installare la versione di iOS 4, quella che ha inaugurato la pratica di tracciamento al centro delle polemiche, per cui è logico attendersi un aggiornamento ad hoc che permetta anche ai loro utenti di arginare la questione.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
5 mag 2011
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