KDE 4.0, il nuovo volto di Linux desktop

KDE 4.0, il nuovo volto di Linux desktop

Con il rilascio della nuova major release 4, il famoso desktop environment per Linux tenta di stabilire nuovi parametri di riferimento per le interfacce grafiche utente. Ma la versione 4.0 può dirsi tutt'altro che matura e completa
Con il rilascio della nuova major release 4, il famoso desktop environment per Linux tenta di stabilire nuovi parametri di riferimento per le interfacce grafiche utente. Ma la versione 4.0 può dirsi tutt'altro che matura e completa

Oggi la comunità KDE.org rilascerà la nuova major release, la 4.0, del celebre desktop environment open source nato sulla piattaforma Linux. Questa tappa rappresenta il coronamento di oltre due anni di sviluppo, un arco di tempo durante il quale i programmatori affermano di aver rivisto, e spesso riprogettato, quasi l’intera struttura di KDE 3.5 .

KDE 4.0 è la prima versione di questo ambiente a poggiare sulle librerie multipiattaforma Qt 4 di Trolltech che, tra le altre cose, promettono di incrementare le performance e semplificare il porting delle applicazioni KDE verso Windows e Mac OS X.

Quasi tutti i componenti di KDE 4, ad eccezione del desktop di base Plasma, potranno essere eseguiti su Mac OS X (in modo nativo, senza X11) e su Windows : anche gli utenti dei sistemi operativi di Microsoft ed Apple avranno così l’opportunità, nel prossimo futuro, di utilizzare molte delle applicazioni scritte per KDE 4.

KDE 4.0 al primo avvio - Clicca per ingrandire Al cuore di KDE 4 si trovano poi il nuovo framework Solid e l’API Phonon : il primo fornisce un layer di astrazione che migliora l’integrazione delle applicazioni KDE con i dispositivi fissi e rimovibili, offrendo una maggiore consistenza nella gestione delle risorse e una migliore gestione delle reti e del risparmio energetico; la seconda fornisce alle applicazioni multimediali un’interfaccia di accesso ai vari sottosistemi audio, e consente all’utente di cambiare rapidamente il sistema sonoro utilizzato in tutto l’ambiente desktop KDE. Va detto che entrambi i componenti saranno notevolmente migliorati ed estesi durante la prossima fase di sviluppo di KDE 4.

KDE 4.0 e i plasmoidi - Clicca per ingrandire KDE 4 promette poi di sfruttare più a fondo i processori multicore , utilizzando le risorse di sistema in modo più efficiente, e di supportare, grazie al motore di rendering KHTML alla base del browser Konqueror, i contenuti web più avanzati. La prima novità che balza letteralmente agli occhi appena avviato KDE 4.0 è Plasma , la nuova interfaccia desktop che integra i “vecchi” KDesktop , Kicker e SuperKaramba , e che include un motore di widget simile a quello di SuperKaramba e della Dashboard di Mac OS X. I widget, qui chiamati “plasmoidi”, posso essere utilizzati per arricchire le funzionalità del desktop o come semplice orpello grafico con cui abbellire l’interfaccia.

Nell’angolo in alto a destra del nuovo desktop si trova un’icona che si attiva al passaggio del mouse permettendo di aggiungere i plasmoidi. Tra questi spiccano quello di KGet , che permette di avere sul desktop un monitor dei download in corso; un news ticker, che permette di aprire una finestra sul desktop con i titoli delle notizie d’interesse; il picture frame , che consente di visualizzare sul desktop una foto statica o di riprodurre uno slideshow; e altri widget come il monitor di rete o quello della batteria (inseribili anche nel pannello).

In Plasma tutte le parti di un desktop classico sono state riviste, integrate e “plasmificate”: dalla barra dei task all’orologio, dall’indicatore del volume a quello della carica della batteria, tutto ora può essere posizionato in qualsiasi area del desktop in modo indipendente dagli altri widget.

Kickoff: il nuovo menù di KDE 4.0 - Clicca per ingrandire L’altra novità di spicco dell’interfaccia di KDE 4.0 è il nuovo menù di avvio basato sul progetto Kickoff di OpenSUSE . Riscritto e adattato al nuovo ambiente, Kickoff presenta una nuova interfaccia a schede (tab) che offre una facilità di navigazione e una pulizia decisamente superiori al menu di KDE 3.5: quest’ultimo è tuttavia ancora presente, e può continuare ad essere utilizzato da tutti i “nostalgici” della vecchia interfaccia.

Il team di KDE sta già lavorando ad un nuovo menù, chiamato Raptor , che promette ulteriori innovazioni.

Oxygen Parlando di interfaccia grafica non si può non citare il nuovo tema Oxygen , che risulta curato nei minimi dettagli, dalle icone alle decorazioni delle finestre. Oxygen rappresenta un nuovo concetto di esprimere le azioni e le interazioni dell’utente con le applicazioni, ed ambisce a fornire un’esperienza visuale più appagante e intuitiva .

Il nuovo set di icone è stato progettato da grafici professionisti per far capire all’utente, ancor prima di cliccarci sopra, l’azione o il tipo di file rappresentato da una determinata icona: questo è stato ottenuto grazie ad uso sapiente della prospettiva, delle forme, dei colori, delle ombre e degli effetti grafici.

Effetti di trasparenza - Clicca per ingrandire E a proposito di effetti grafici , quali ombreggiature, trasparenze ed effetti di transizione, questi si possono attivare direttamente dal windows manager KWin senza la necessità di installare Compiz . Tali effetti possono sfruttare sia le librerie OpenGL che il meno potente XRender . Le applicazioni principali integrate in KDE 4.0 sono state tutte riscritte per il nuovo ambiente, e con il tempo saranno ottimizzate e riscritte anche tutte le attuali applicazioni di KDE 3.x: non si rischierà di soffrire di nostalgia.

È possibile trovare da subito , rinnovati e migliorati, l’emulatore di terminale Konsole , il browser e file manager Konqueror , gli editor di testi KWrite (diventata l’applicazione predefinita per i documenti di testo) e Kate , il client di messaggistica istantanea Kopete , il download manager KGet (che in KDE 4.1 sarà anche in grado di gestire e scaricare i torrent), il dialer KPPP , il componente per l’accesso alle fotocamere Kamera , lo strumento per scattare screenshot KSnapshot , l’applet per il controllo del volume KMix , il jukebox JuK , e il visualizzatore di immagini Gwenview (ora predefinito).

Un occhio di riguardo è stato poi dedicato ai giochi , che sono stati completamente rivisti e che finalmente presentano un aspetto grafico apprezzabile, e alle applicazioni dedicate all’educazione e allo studio : la tavola periodica degli elementi Kalzium , per esempio, consente ora di visualizzare le molecole in 3D, mentre il nuovo mappamondo virtuale Marble permette di usare i file di Google Earth e OpenStreetMap per localizzare i punti di interesse.

A breve saranno poi rilasciate le nuove versioni del media player Amarok , del gestore di foto Digikam e di altre applicazioni aggiornate alle nuove librerie di KDE 4.

Va sottolineato come sia possibile continuare ad utilizzare le applicazioni scritte per KDE 3 anche in KDE 4 , e questo grazie alla possibilità di far convivere, nel nuovo ambiente, vecchie e nuove librerie (come accadde quando si passò da KDE 2.2 a KDE 3.0). Accanto alle molte applicazioni KDE 3 riadattate per KDE 4, gli sviluppatori ne hanno introdotte di nuove. Tra quelle più importanti c’è Dolphin , il nuovo file-manager predefinito di KDE 4. Dolphin si presenta come un’applicazione dinamica, molto flessibile, con svariate opzioni di visualizzazione e di organizzazione del file system: è possibile aggiungervi vari pannelli, come quello relativo alla console a caratteri integrata o quello per visualizzare le informazioni dei file con relativa anteprima, e visualizzare i file per colonne o per gruppi e in base a criteri quali ordine alfabetico, tipo di file, dimensione e così via. È anche possibile dividere la finestra di lavoro in due parti per semplificare le operazioni di copia dei file.

Dolphin - Clicca per ingrandire Dolphin è la prima applicazione KDE ad integrare la tecnologia di desktop semantico NEPOMUK ( qui il wiki del sotto-progetto di KDE), acronimo di Networked Environment for Personalized Ontology-based Management of Unified Knowledge. Quando completato, NEPOMUK permetterà di effettuare ricerche di file sfruttando in modo massiccio i metadati, e slegando così l’utente dalle limitazioni delle vecchie ricerche per nome o contenuto del file. In futuro le ricerche che sfrutteranno il nuovo motore NEPOMUK potranno anche essere distribuite su più nodi.

Tra le altre caratteristiche di Dolphin, che conserva un’interfaccia in stile browser web, si citano la barra degli URL, la memorizzazione delle preferenze di visualizzazione per ciascuna cartella, la gestione trasparente delle unità di rete, la funzionalità di undo/redo, e la possibilità di rinominare velocemente più file.

Gli sviluppatori di KDE sottolineano come Dolphin non sia stato pensato per rimpiazzare Konqueror : quest’ultimo non solo resta il browser web predefinito di KDE 4, ma conserva altresì tutte le sue potenti funzionalità di gestore di file e viewer di documenti. Le due applicazioni condividono per altro una buona porzione di codice.

Okular - Clicca per ingrandire Altra nuova applicazione di rilievo è Okular , che si candida ad essere una delle più usate di KDE 4. Okular è infatti un visualizzatore di documenti (PDF, PostScript, OpenDocument, DjVu, CHM ecc.) e di immagini che sostituisce e consolida in un solo programma i vari KDVI, KGhostView e KPDF. A questi, Okular aggiunge per altro nuove funzionalità, tra le quali la possibilità di inserire delle note (senza modificare in alcun modo il documento originale) ed evidenziare/sottolineare il testo con vari tipi di pennarello e matita colorata.

Il nuovo Centro di controllo: Impostazioni di sistema - Clicca per ingrandire Il Centro di controllo di KDE 3 è invece stato sostituito dal già esistente Impostazioni di sistema , che è stato riorganizzato e che offre ora un accesso immediato e diretto alle varie configurazioni di sistema. Purtroppo il “violento” stravolgimento delle librerie di base, ovvero la completa riscrittura del codice di KDElibs e l’introduzione di nuovi framework e API, ha costretto gli sviluppatori a dedicare molto tempo all’adattamento delle applicazioni preesistenti verso KDE 4: di conseguenza non tutte le vecchie applicazioni di KDE 3 sono già disponibili per il nuovo ambiente.

KDE 4 si fa... in 4 - Clicca per ingrandire Tra le applicazioni mancanti vi sono alcuni giochi, il toolkit per gettext KBabel (che sarà presto sostituito da Kaider ), KEdit (che ha ceduto il passo a KWrite e al più specializzato Kate), l’intera suite KDE PIM (KMail, KOrganizer, KNode, aKregator ecc.), l’ambiente di sviluppo integrato KDevelop e il server per le informazioni di PIM Akonadi . La stragrande maggioranza di queste applicazioni sarà reintrodotta in KDE 4.1 .

Un altro comparto dove in KDE 4.0 si registrano importanti lacune è quello multimediale, dove manca un un player video predefinito . Al momento sono presenti il mixer KMix, il riproduttore di CD audio ksCD e il già citato jukebox JuK, che al momento è però in grado di riprodurre solo i file audio. Anche in questo caso si dovrà probabilmente attendere KDE 4.1 per poter disporre di un player video ottimizzato per il nuovo ambiente.

Nel nuovo desktop environment manca all’appello anche KDE Addons , e tra le conseguenze più evidenti c’è l’impossibilità, in Konqueror 4, di salvare le pagine HTML con tutte le immagini e il foglio di stile in esse contenuti. Facendo un bilancio di ciò che è presente e di ciò che manca, possiamo senz’altro dire che KDE 4.0 è una versione di KDE 4 ancora incompleta e in attesa di maturare . Si tratta della primissima versione di un lavoro durato due anni, e come tale non è esente da bug: gli stessi sviluppatori incoraggiano gli utenti a segnalare qualsiasi problema incontrino affinché possa essere rapidamente corretto con le future versioni 4.0.x. La scarsa maturità, insieme alla mancanza di applicazioni fondamentali come KMail e KOrganizer, è anche la ragione per cui, al momento, non è consigliabile utilizzare KDE 4.0 in un ambiente di produzione .

Almeno per i primi mesi, dunque, chi userà KDE 4.0 sarà praticamente obbligato a conservare anche un’installazione della versione 3.5 : non sorprende quindi che il presidente di KDE, Aaron Seigo, abbia assicurato che questo ramo dello sviluppo non sarà abbandonato tanto presto, ma continuerà a beneficiare di costanti aggiornamenti.

Qualcuno si starà chiedendo perché sia stato rilasciato KDE 4.0 se questo software non è ancora pronto per il grande pubblico. Questa scelta va ricercata nel desiderio, da parte degli sviluppatori di KDE, di accelerare lo sviluppo di nuove applicazioni e di sistemare quanto prima bug e altri problemi: un obiettivo difficile da raggiungere quando il software viene utilizzato solo da una ristretta cerchia di beta tester. Del resto va ricordato che l’obiettivo di KDE non è vendere software, ma fornire alla comunità alcuni fra i più potenti strumenti open source per il desktop.

In questi due anni si è creata una fortissima aspettativa intorno a KDE 4, e la mancanza di un insieme completo di applicazioni potrebbe deludere qualcuno; ma è solo questione di tempo: ogni nuova versione aggiornata di KDE 4 porterà con sé maggiore stabilità, migliori funzionalità e più applicazioni . Nel frattempo, meglio non avere troppa fretta nello sbarazzarsi del buon vecchio KDE 3.5.

Salvatore Brigaglia, Vincenzo Golia D’Augé e Giovanni Venturi ( KDE Italia ), Alessandro Del Rosso

Alcuni approfondimenti su KDE 4 pubblicati da KDE Italia , il sito italiano dedicato a KDE, si trovano qui (tecnologie, framework, how-to ecc.) e qui (applicazioni). Una galleria di screenshot di KDE 4.0 è invece è accessibile qui .

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Pubblicato il
11 gen 2008
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