La biometria su web prende il volo?

La biometria su web prende il volo?

L'autenticazione in punta d'impronta sembra pronta a mandare in pensione i vecchi metodi di riconoscimento basati su user id, password e autenticazione a doppio fattore
L'autenticazione in punta d'impronta sembra pronta a mandare in pensione i vecchi metodi di riconoscimento basati su user id, password e autenticazione a doppio fattore

Il riconoscimento dell’utente attraverso l’impiego di parametri biometrici ha l’innegabile vantaggio della semplicità: piuttosto che dover ricordare un numero imprecisato di identificativi di accesso diversi con relativa password, le caratteristiche proprie del nostro corpo, uniche per definizione, divengono il passe- partout per autenticare la nostra identità e poter così superare con successo i meccanismi di sicurezza.

Tra le più proficue applicazioni pratiche della scienza biometrica applicata alla security, c’è sicuramente il riconoscimento basato sulle impronte digitali : la “scienza delle impronte”, da oltre 100 anni cardine fondamentale dell’attività forense, è ormai il “focus” di numerose imprese dell’IT.

Ora Pay By Touch , già impegnata in diverse iniziative, ha lanciato un progetto per integrare la facilità dell’autenticazione biometrica con le applicazioni di rete . L’azienda, già responsabile di aver sviluppato sistemi di riconoscimento basati sulle impronte impiegati per far la spesa nei supermercati, lancia infatti TrueMe , con lo scopo dichiarato di relegare al passato la necessità di dover digitare nome utente e password ogni volta che occorra accedere ad un sito protetto. L’idea non è in sé una novità assoluta ma l’interesse dimostrato da grandi imprese europee per Pay By Touch induce a ritenere che le chance di un effettivo “decollo” dei sistemi biometrici applicati al web possa essere dietro l’angolo.

Il sistema funziona così: l’utente si fa scansionare l’impronta dal lettore biometrico certificato collegato al PC e i dati raccolti vengono cifrati e inviati ad un apparato collettore del network TrueMe. Quando un sito o un’applicazione web richiedono l’autenticazione, sarà il server del servizio, una volta riconosciuta l’identità dell’utente, a garantire per questi e ad autenticarlo . Per un ulteriore grado di sicurezza, oltre all’impronta viene registrato l’ID dello scanner utilizzato per il tentativo di autenticazione, rendendo potenzialmente più facile l’eventuale identificazione di utilizzi fraudolenti del sistema.

“Grazie a TrueMe”, dichiara Jon Siegal, portavoce di Pay By Touch, “un semplice tocco dell’impronta garantisce ai responsabili la sicurezza che richiedono, dando nel contempo agli utenti la semplicità di utilizzo che desiderano. TrueMe soddisfa entrambe le necessità senza il tedio dei dati di login e password multipli”. Le applicazioni sono multiple: e-commerce e transazioni finanziarie sono naturalmente i primi obiettivi, ma la tecnologia ha le potenzialità per essere impiegata anche altrove.

Salesforce.com , compagnia che offre l’accesso ad applicazioni basate sul web attraverso la piattaforma AppExchange online service, ha in programma l’integrazione di TrueMe nei suoi servizi verso l’inizio di novembre. Gli analisti commentano la partnership tra Pay By Touch e Salesforce.com come particolarmente importante nel provare che TrueMe sia un servizio di livello industriale .

Gli scanner biometrici impiegati nell’autenticazione vengono forniti dalla compagnia Upek Inc. , che ha stretto una partnership commerciale con Pay By Touch: la Upek produce i dispositivi di riconoscimento integrati nei portatili ThinkPad T60 e X60 della cinese Lenovo (che sono quindi già compatibili con TrueMe), e naturalmente ne commercializza versioni stand alone sotto forma di periferiche compatibili USB.

Con TrueMe, Pay By Touch e Upek lavorano per concretizzare l’obiettivo della fusione delle autenticazioni separate necessarie per accedere al PC, alle applicazioni e al web in un unico processo: una volta che sia stata riconosciuta come legittima l’identità dell’utilizzatore, la sicurezza garantita dall’identificazione biometrica permette all’utente di accedere a tutti i sistemi e ai servizi interessati, senza la necessità di dover rispondere a richieste di ulteriori riconoscimenti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 ott 2006
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