L'auto saprà e dirà tutto del suo proprietario

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eCall è il progetto europeo di sistema telematico che attiva automaticamente chiamate di soccorso stradale e fornisce dati su auto e incidenti. I garanti europei non vogliono però che diventi un Grande Fratello
eCall è il progetto europeo di sistema telematico che attiva automaticamente chiamate di soccorso stradale e fornisce dati su auto e incidenti. I garanti europei non vogliono però che diventi un Grande Fratello

Roma – Il suo nome è eCall ed è un nuovo progetto paneuropeo finalizzato all’introduzione di un sistema telematico per le chiamate di emergenza in caso di incidenti stradali. Un sistema che permette l’acquisizione immediata e automatica di dati – anche personali – in seguito ad un incidente stradale, e che è stato accuratamente esaminato dal “pool europeo” dei Garanti della Privacy.

ECall è una della iniziative già poste in essere a livello comunitario per promuovere la sicurezza secondo gli intenti del programma eSafety . E i Garanti della Privacy UE hanno pensato di fornire le proprie indicazioni operative. Pur riconoscendone l’elevata utilità sociale, infatti, hanno ritenuto opportuno definire alcune linee guida, poiché “in considerazione delle molteplici implicazioni relative alla protezione dei dati personali degli utenti e dei proprietari coinvolti (..) non può comportare una riduzione delle garanzie fissate nella Direttiva europea sulla protezione dei dati e nelle leggi nazionali in materia”.

Installato a bordo di un’automobile, in caso di incidente eCall potrà lanciare automaticamente un allarme con una chiamata d’emergenza, mediante l’attivazione di alcuni sensori (simili a quelli utilizzati per gli airbag), indirizzata alla centrale del 112, il numero di emergenza europeo competente. Che è accessibile da tutti i 25 Stati dell’Unione Europea, benché il PSAP (il sistema che gestisce le chiamate) sia attivo solo in 15 nazioni, di cui solo 10 hanno attivato il servizio in modo completo.

L’operatore di centrale, contemporaneamente alla chiamata, riceverà un “Minimum Data Set” con le “coordinate” dell’incidente: la targa dell’auto, l’orario, la posizione e la localizzazione rilevata dal sistema GPS e un grado indicativo sulla gravità dell’incidente. Ma è prevista anche la possibilità di estendere questa funzione all’invio di un più completo “Full Data Set”, utile per altri soggetti interessati come officine, enti previdenziali, compagnie assicurative.

Il sistema è fondato su un “Memorandum d’Intesa” che la Commissione Europea ha siglato con le case automobilistiche e i paesi membri dell’Unione Europea. Obiettivo del progetto, l’attivazione del sistema affinché possa essere disponibile, su richiesta degli automobilisti, sulle vetture prodotte dal primo settembre 2010 in poi. Qualora si preveda un’installazione di serie del dispositivo, dovrà comunque essere garantita la possibilità di non utilizzarlo o di limitarne l’uso onde “evitare forme indebite di sorveglianza degli utenti e trattamenti ulteriori dei dati generati dal sistema”.

I Garanti UE hanno al momento riconosciuto al progetto la compatibilità con la direttiva sulla protezione dei dati personali. In particolare sono stati espressi giudizi favorevoli in merito alla volontarietà dell’adesione al servizio, al previsto obbligo di indicazione del soggetto titolare del trattamento dei dati trasmessi, e all’impossibilità di un tracciamento permanente dei veicoli da parte del sistema satellitare GPS.

Sono stati comunque individuati alcuni margini di miglioramento del sistema. Innanzitutto, all’automobilista deve essere data facoltà di attivare o disattivare il sistema in modo semplice ed inequivocabile, per non prescindere dal requisito fondamentale del consenso espresso ai fini dell’utilizzo del sistema. E per quanto concerne la possibilità di invio di un “Full Data Set”, si devono contemplare specifiche garanzie per l’utente, affinché siano trasmesse solo le informazioni indispensabili per le finalità prefissate.

D.B.

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Pubblicato il
22 nov 2006
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