Le oloproiezioni che si possono maneggiare

Le oloproiezioni che si possono maneggiare

Tre ricercatori universitari si sono aggiudicati il primo premio del Nokia University Program, realizzando la videoproiezione di ologrammi da uno smartphone. Ologrammi interattivi
Tre ricercatori universitari si sono aggiudicati il primo premio del Nokia University Program, realizzando la videoproiezione di ologrammi da uno smartphone. Ologrammi interattivi

Milano – Sono stati tre ragazzi italiani ad aggiudicarsi il Nokia University Program, concorso organizzato da Nokia che ha coinvolto anche le università della Penisola. Il progetto che si è classificato primo vede uno smartphone che proietta immagini senza supporto, ossia ologrammi.

L’ologramma in questione è uno schermo privo di materialità, visualizzabile sopra l’apparecchio, che può arrivare ad una diagonale di 20 pollici. Un po’ diversi da quelli visti, ad esempio, nel film “Minority Report” di Tom Cruise, ma è una tecnologia non troppo dissimile. Roberto Marchesani, Giusy Bisceglia e Daniela di Placido, ricercatori dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Pescara hanno infatti inventato un telefonino a ologrammi, che può “proiettare immagini nello spazio delle immagini”.

La oloproiezione Il tema del concorso era la Convergenza Digitale e i tre hanno così sviluppato, con il coordinamento del professor Andrea Principe, il progetto denominato “Nokia HIPS” (Hologram Integrated Phone System) che prevede la possibilità di generare da un telefono cellulare una “proiezione immateriale” di un’immagine, utilizzabile anche in modalità touchscreen, che consente una sorta di interattività tra l’utente e ciò che viene proiettato, alla stessa stregua di un sistema di puntamento come un mouse o un touchpad. Il progetto poggia le sue basi sull’integrazione di uno smartphone (ovviamente Nokia) con il proiettore ad ologrammi Helio display.

Le applicazioni di una simile invenzioni sono molteplici: dalle possibilità di una videoconferenza in formato decisamente più “accogliente” (per le immagini), a quelle di presentazioni realizzabili in qualunque ambiente, indoor o all’aperto (con gli opportuni accorgimenti per quanto riguarda la luce e la visibilità delle immagini da proiettare). Il telefonino può essere anche trasformato in computer, di cui non fa rimpiangere la praticità in virtù della proiettabilità di una tastiera QWERTY touch-sensitive.

I tre ricercatori-inventori si sono aggiudicati un viaggio in Finlandia presso il quartier generale di Nokia e uno stage presso la Nokia Academy.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
30 ott 2006
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