L'universo di Guerre Stellari diventa realtà

L'universo di Guerre Stellari diventa realtà

Tra avventura interattiva e sandbox game, la saga di George Lucas si arricchisce di un nuovo capitolo. Bisognerà confidare nell'aiuto dei compagni di gioco per sconfiggere l'Impero dei Sith. E usare la Forza
Tra avventura interattiva e sandbox game, la saga di George Lucas si arricchisce di un nuovo capitolo. Bisognerà confidare nell'aiuto dei compagni di gioco per sconfiggere l'Impero dei Sith. E usare la Forza

World of Warcraft e Blizzard, cominciate a tremare: dopo tanta attesa per la presentazione ufficiale di un videogame massivo online basato sull’universo sci-fi di Star Wars, Lucas Arts e BioWare hanno alzato il sipario su Star Wars: The Old Republic , il nuovo gioco di ruolo in tempo reale esclusivo per piattaforme PC che darà la possibilità a interi squadroni di fan e videogamer di impersonare cavalieri Jedi, doomtrooper, paladini del male e cacciatori di taglie assortiti .

Star Wars “Sin dalla realizzazione di Knights Of The Old Republic 2 volevamo tornare a quel mondo” spiega il presidente di Lucas Arts, Darrell Rodriguez, durante la conferenza stampa. La serie KotOR è infatti il punto di partenza per la nuova (ennesima?) avventura videoludica di Guerre Stellari, un gioco di ruolo originariamente sviluppato dai veterani degli RPG computerizzati BioWare , autori di brand di grande e duraturo successo come Baldurs Gate , Neverwinter Nights e Mass Effect .

Le vicende che faranno da sfondo al nuovo MMO di BioWare portano parecchio indietro le lancette della trilogia classica di Guerre Stellari, quella per intendersi con Darth Vader che fa da tirapiedi all’Imperatore Palpatine nel tentativo di annientare l’alleanza ribelle e ristabilire la “pace” imperiale sulla galassia. Tremilacinquecento anni indietro , per la precisione, quando esisteva ancora la Repubblica Galattica e la minaccia dell’impero dei Sith, gli oscuri cavalieri Jedi votati al lato oscuro della Forza dotati di poteri senza pari o quasi , era ancora concreta.

Star Wars Sulla base di questa ambientazione e sulla fragile tregua stabilita tra i Sith e la Repubblica si muoverà il giocatore, che impersonificherà a scelta il ruolo di un Sith, un Jedi o uno dei tanti personaggi della tradizione lucasiana per portare avanti la propria avventura a suon di combattimenti con la spada laser, commercio di astronavi rubate nei bassifondi dello spazioporto di Mos Eisley e quant’altro.

Come la ricca produzione di videogame basati su Guerre Stellari ha già fatto, anche The Old Republic espanderà l’universo cinematografico originariamente creato da Lucas negli anni ’70 e trasformatosi, nel corso del tempo, in un business a molti zeri. L’apporto narrativo sarà appunto uno dei cardini del gioco , rivela il co-fondatore di BioWare Greg Zeschuk, che sostiene che “la dinamica a cui aspiriamo per questo gioco è che i giocatori abbiano le proprie storie, ma anche storie da condividere insieme”.

“I compagni d’avventura – continua Zeschuk – sono fondamentali in Star Wars così come nei giochi marcati BioWare”. Che cosa sarebbero d’altronde Han Solo senza il peloso Chewbacca, Luke Skywalker senza Anakin ” Lord Casco ” Skywalker o il droide incomprensibile R2D2 senza il pavido e logorroico C3PO? Nel “progetto più ambizioso a cui abbiamo mai lavorato”, dicono da BioWare, ogni giocatore avrà una sua storia personale da sviluppare, quest da affrontare in solitaria o in gruppo ma prenderà anche parte alla storia complessiva del gioco , in quello che gli sviluppatori definiscono “il primo MMO basato su una storia” mai visto nell’industria videoludica.

Star Wars Da progetto “next-gen” qual è, The Old Republic farà naturalmente sfoggio di una componente tecnica di prim’ordine : l’obiettivo di BioWare è quello di “creare un asset 3D che sia esattamente uguale” alle concept art rilasciate per il gioco: solo raggiungendo un tale ambizioso traguardo la software house potrà “misurare il proprio successo”.

The Old Republic, a ogni modo, non dovrebbe essere solo bello da guardare ma anche piacevole da giocare e non necessariamente su un PC all’ultimo grido : come Diablo III , l’altra grande hit videoludica attesa per il 2009, la priorità sarà quella di riuscire a bilanciare la spettacolarità delle grafica con la performance, ed è per questo che il gioco verrà “ottimizzato per girare anche su hardware di medio livello” dice l’art director del progetto Jeff Dobson.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
23 ott 2008
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