MariaDB, cresce l'alternativa a MySQL

MariaDB, cresce l'alternativa a MySQL

Nuova versione per il fork nato dopo l'acquisizione di Sun da parte di Oracle. Gli sviluppatori promettono maggiore velocità, nuove funzionalità e compatibilità assoluta con il progenitore
Nuova versione per il fork nato dopo l'acquisizione di Sun da parte di Oracle. Gli sviluppatori promettono maggiore velocità, nuove funzionalità e compatibilità assoluta con il progenitore

Sostituire MySQL con MariaDB è un obiettivo estremamente difficile, aveva confessato tempo fa il founder del database relazionale più popolare del web Michael “Monty” Widenius, ma la Open Database Alliance vuole provarci lo stesso e rilascia una nuova versione del suo fork. MariaDB arriva alla versione 5.2.3 promettendo maggiore velocità nell’esecuzione delle query e funzionalità aggiuntive rispetto a MySQL .

La nuova release di MariaDB garantisce prima di tutto la piena compatibilità con i comandi, le librerie, le interfacce e le API di MySQL, condizione essenziale per sperare di invogliare la sostituzione di un’installazione MySQL con il fork creato da Widenius e soci. L’ultima fase di sviluppo di MariaDB 5.2 ha visto soprattutto la correzione di bachi nel codice, ma già nella release candidate erano state implementate funzionalità aggiuntive rispetto a MySQL 5.1.51 – su cui il fork è basato.

L’engine di MariaDB è ora più veloce grazie all’implementazione del multi-threading in InnoDB , ed è dotato di un sistema di autenticazione basato su plugin grazie al quale ad esempio accedere al database con le stesse credenziali di accesso utente usate su UNIX.

Le nuove funzionalità includono l’engine OQGRAPH per processare i grafici direttamente all’interno del database senza doversi servire di prodotti specifici, l’engine SphinxSE per una ricerca “full-text” molto più veloce e performante di quanto possibile in MySQL e nelle precedenti versioni di MariaDB.

Rilasciato sotto licenza GPLv2 , il codice di MariaDB è disponibile per il download sul sito del progetto , mentre ulteriori dettagli sull’ultima release sono consultabili nelle note di distribuzione e nel changelog corrispondenti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 nov 2010
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