Meta AI: 6 motivi per amarlo e 6 per disinstallarlo subito

Meta AI: 6 motivi per amarlo e 6 per disinstallarlo subito

Meta AI stupisce per velocità e creatività, ma delude su memoria e personalizzazione. Ecco cosa funziona e cosa no.
Meta AI: 6 motivi per amarlo e 6 per disinstallarlo subito
Meta AI stupisce per velocità e creatività, ma delude su memoria e personalizzazione. Ecco cosa funziona e cosa no.

Da quando Meta ha lanciato l’app autonoma di Meta AI, tutti si sono chiesti se valesse davvero la pena abbandonare ChatGPT per questo nuovo arrivato. Dare una risposta definitiva, non è semplice. Meta AI ha alcune caratteristiche interessanti, ma anche difetti così fastidiosi da far venire voglia di disinstallarlo subito.

6 pregi dell’app Meta AI

1. Risposte che vanno dritte al punto

La prima cosa che si nota usando Meta AI è che non fa perdere tempo. Si chiede il risultato di una partita e risponde 2-1, punto. Si vuole sapere cosa è successo oggi nel mondo? Dà un riassunto in tre righe, non un romanzo. ChatGPT ha il vizio di spiegare sempre tutto nei minimi dettagli, anche quando si vuole semplicemente sapere che ore sono. Meta AI sembra capire quando si ha fretta o si vuole solo l’informazione secca. È una differenza sottile, ma nell’uso quotidiano fa davvero la differenza. Dà solo quello che serve, quando serve.

Questa efficienza si nota soprattutto con le notizie in tempo reale. Mentre altri assistenti ci mettono una vita a collegarsi al web e poi bombardano di informazioni, Meta AI serve la notizia pulita in pochi secondi.

2. Velocità impressionante

Se c’è una cosa che Meta AI sa fare meglio di tutti è essere veloce. È quasi istantaneo. Si preme invio e la risposta c’è già. Anche quando gli si chiede di creare un video 3D da una foto, cosa che dovrebbe richiedere tempo, lo fa in una manciata di secondi. Meta ha chiaramente investito una montagna di soldi nella sua infrastruttura. Si vede che ha pensato davvero alla user experience, non come altri chatbot che fanno aspettare dieci secondi per ogni risposta… Questa velocità non significa che le risposte siano di qualità inferiore. Meta AI riesce a essere veloce e preciso allo stesso tempo, cosa non scontata nel mondo dell’intelligenza artificiale.

3. Tono conversazionale

Una delle cose più fastidiose di molti chatbot è che o sono troppo formali e robotici, o esagerano nel tentativo di essere informali. Meta AI ha trovato il giusto equilibrio. Parla in modo naturale, senza essere né troppo serio né troppo amichevole. Le conversazioni sono fluide, senza quella sensazione di parlare con un computer che prova troppo a sembrare umano. È competente quando serve, rilassato quando può. Semplice.

4. App ben fatta

Le interfacce web confuse o le funzioni nascoste nei menu sono un incubo, ma non è il caso di Meta AI. L’app è pulita, veloce e ha tutto quello che serve in primo piano. Chat, generazione immagini, input vocale, video 3D, tutto in unico posto. Il riconoscimento vocale è una cosa seria. Funziona talmente bene che viene voglia di parlare piuttosto che scrivere. Capisce anche quando si parla velocemente o si ha un accento particolare. Per chi è sempre in movimento o preferisce parlare piuttosto che digitare, questa funzione è molto utile.

Anche se non usa Facebook o Instagram, l’app funziona perfettamente come strumento indipendente. Ma se si è già nell’ecosistema Meta, la sincronizzazione tra servizi è comoda.

5. Modifica le immagini come un pro

Mentre alcuni generatori si limitano a creare immagini a partire da una descrizione testuale, Meta AI permette di caricare le proprie foto e di modificarle con semplici prompt. Si vuole cambiare lo sfondo di una foto? Basta scrivere: “cambia lo sfondo con una spiaggia tropicale” e lo fa. Questa flessibilità è oro per chi lavora con contenuti visivi. Non c’è più bisogno di usare Photoshop per fare modifiche semplici. Meta AI le fa al volo e spesso il risultato è sorprendentemente buono.

È possibile controllare stile, colori, illuminazione e texture con una precisione che altri chatbot AI non offrono. Se si ha un’idea precisa in mente, Meta AI aiuta a realizzarla senza compromessi.

6. Video 3D sono spettacolari

Una delle funzioni più spettacolari di Meta AI è la capacità di trasformare immagini statiche in video 3D di quattro secondi. Non è solo un filtro o un effetto: sono video veri con movimento e profondità che rendono le immagini letteralmente vive. Questa funzione è perfetta per chi crea contenuti per social media, presentazioni animate o materiale marketing. Con pochi clic si può trasformare una foto normale in qualcosa di incredibile. È possibile anche caricare le proprie foto e animarle con effetti di movimento che aggiungono realismo e profondità. Il tutto guidato da semplici prompt testuali che rendono il processo accessibile anche a chi non ha esperienza.

6 difetti di Meta AI

1. È troppo Meta-centrico

Il problema più grande di Meta AI è che sembra esistere principalmente per tenerci dentro l’ecosistema Meta. Ogni due per tre suggerisce qualcosa legato a Facebook, Instagram (post o storie). Se non si usano questi servizi, o se si preferisce tenerli separati dall’assistente AI, l’esperienza diventa frustrante. Si ha quasi la sensazione di parlare con un venditore di Meta mascherato. Funziona, ma dopo un po’ ci si stufa.

2. Con la matematica è una schiappa

Se si ha bisogno di aiuto con problemi complessi o ragionamenti tecnici, meglio lasciar stare. Meta AI va bene per conversazioni casuali e informazioni generali, ma con i problemi complessi o le spiegazioni tecniche dettagliate, mostra tutti i suoi limiti. Basta chiedergli di risolvere un problema di fisica o di spiegare un concetto matematico complesso. Le risposte sono spesso superficiali o incomplete. Per questo tipo di compiti, ChatGPT o Claude sono anni luce avanti. È frustrante perché Meta AI è veloce e piacevole da usare, ma quando serve davvero per lavoro o studio spesso lascia a desiderare.

3. Ha la memoria di un pesce rosso

Questa è forse la cosa più irritante di Meta AI. Non ricorda nulla di quello che gli è stato detto nelle conversazioni precedenti. Ogni volta è come ripartire da zero. Ma il problema è anche nella stessa conversazione perde pezzi per strada. Magari si sta pianificando un viaggio, conosce il budget e le date, e dopo dieci minuti se l’è già dimenticato. Questa mancanza di memoria rende impossibile usare Meta AI per progetti che richiedono continuità.

4. Zero personalizzazione

Purtroppo non è possibile cambiare niente di come Meta AI si comporta o risponde. È quello che è, prendere o lasciare. Altri assistenti permettono di regolare il tono, lo stile, la personalità. Meta AI è una taglia unica per tutti. Questo significa che l’assistente che si usa per il brainstorming creativo è identico a quello che si usa per le analisi tecniche. Non sempre è l’approccio giusto, ma non si hanno alternative.

5. Finta libertà di parola

Meta AI si vanta di essere senza censure, ma nella realtà ha ancora parecchi paletti. Basta toccare argomenti controversi… gira intorno alle questioni esattamente come fanno tutti gli altri. La differenza con altri chatbot è minima, ma Meta continua a vendere questa storia della libertà di espressione che poi non mantiene. È marketing, non sostanza.

6. Le immagini sembrano finte

Anche se le funzioni di editing sono ottime, quando Meta AI crea immagini da zero i risultati sono spesso deludenti. Le foto generate hanno quell’aspetto plastico e artificiale tipico dell’AI di qualche anno fa. I dettagli sono il problema principale: mani storte, texture innaturali, bordi sfocati. Va bene per progetti casuali, ma se ti serve qualcosa di professionale probabilmente bisognerà rivolgerti altrove. È ironico che un’azienda come Meta, che vive di contenuti visivi, non riesca a produrre immagini convincenti con la sua AI.

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Pubblicato il
3 giu 2025
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