Microsoft: abracadabra!

Microsoft: abracadabra!

Redmond vuole brevettare un controller universale. Una bacchetta magica per interagire con tutto quanto sia presente in una casa
Redmond vuole brevettare un controller universale. Una bacchetta magica per interagire con tutto quanto sia presente in una casa

Sta suscitando notevole curiosità il brevetto risalente al 2007 e reso ora pubblico depositato da Microsoft in relazione a un non meglio identificato controller multimediale multiuso. Nonostante l’enigmaticità che accompagna la descrizione del dispositivo, sembrerebbe non essere il tanto chiacchierato clone del Wiimote di Nintendo con su impresso il marchio dell’azienda californiana: il brevetto fa pensare più a un dispositivo per la domotica che a un “semplice” controller per Xbox.

Comunque, non è da escludere a priori che il dispositivo non sia pensato anche per la console dell’azienda di Redmond: Magic Wand , ovvero bacchetta magica, è stato registrato per Microsoft non solo da Andrew David Wilson del team si sviluppo di Surface , ma anche da James Allard, responsabile dello sviluppo della piattaforma Xbox. Nonostante il brevetto in sé non contenga particolari ben definiti, stando a quanto è possibile apprendere, Magic Wand dovrebbe essere dotato di una lunga serie di sensori in grado di interagire con qualsiasi altro dispositivo.

In tal senso, la magia nascosta dovrebbe essere proprio questa, ovvero la capacità di comunicare e controllare qualsiasi dispositivo: Magic Wand potrebbe avere tra le sue feature non solo il sensore di movimento, ma anche un accelerometro, un puntatore laser, un trasmettitore di onde radio, un giroscopio e, per finire, una telecamera. Queste caratteristiche lo renderebbero il complemento ideale del Surface che Microsoft vuol portare in tutte le case, un iper-telecomando multitasking in grado di adattarsi anche al singolo utente, dal momento che è provvisto di sensori biometrici.

Per quanto riguarda la forma, il paragone con il Wiimote non è del tutto azzardato, così come si evince dal primo dei disegni che accompagnano il brevetto: nonostante il design finale possa differire in maniera considerevole da quanto rilasciato sul brevetto, Microsoft sembra essere orientata verso un parallelepipedo in grado di richiamare anche visualmente la forma oblunga dell’oggetto da cui prende il nome. Com’è ovvio che sia, nulla è dato sapere al momento su eventuali tempi di realizzazione, dal momento che l’azienda di Redmond potrebbe lasciare il progetto in un cassetto. Di sicuro, una grossa spinta potrebbe essere data dall’effettiva diffusione di Surface (et similia ), visti dall’azienda come il fulcro del prossimo futuro della domotica .

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
19 mag 2009
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